Pessima giornata degli arbitri: una delle peggiori, se non la peggiore. Alla fine, però, resta un interrogativo, che nessuna moviola riuscirà a dissipare. Lo spunto arriva da San Siro, il Milan incassa un rigore (decisivo) per un fallo avvenuto fuori area. Solo un esempio, tanto per capirci. Dal particolare al generale: l’impressione (forte anche la passata stagione) è che le grandi godano ancora di una benevolenza che le altre si sognano. Già, l'interrogativo: l'avrebbero dato, quel rigore, al Chievo? Alt, nessuno vuole colpevolizzare i rossoneri. Anche perché, il Milan, un penalty sacrosanto l'avrebbe dovuto avere, nella ripresa. Collina martedì scorso era stato categorico sulla 'sudditanza psicologica' («Inaccettabile sentir dire che un arbitro scende in campo per danneggiare una o l'altra squadra»). Però che qualcosa non vada come lui auspica, è evidente. Questo, l'ennesimo problema, che ha anche un umano risvolto psicologico. Ma tutto ha una genesi precisa, certificata dallo stesso designatore con la doppia designazione di Rocchi (arbitro di talento, bene ieri sera nel derby) per le due partite più importanti di questa giornata. La classe arbitrale italiana, per errori di ieri (soprattutto) e di oggi, non è all’altezza.
BRIGHI (Atalanta-Napoli): Valdes-rigore, Manfredini-rossoDisastro-Brighi (c’è chi lo voleva addirittura internazionale). Scarsa lucidità, compensa errori con errori, inflessibile con Zalayeta, permissivo con Doni (che gli urla di tutto in faccia) e Manfredini (che poi segnerà il gol decisivo). Andiamo con ordine. Ferreira Pinto su Gargano a palla lontana: ci stava il giallo, nulla. Ripresa: al 12' Zalayeta ferma Doni, ok il giallo. Pignola (visto il metro) la seconda ammonizione, per intervento su Talamonti. Al 25' concede il rigore al Napoli per un intervento di Manfredini su Lavezzi. L'errore: il pallone cambia direzione (qui doveva venire almeno un dubbio), a toccarlo è sì Lavezzi, ma anche Manfredini. Un episodio che scatena l'ira degli atalantini, Doni urla all’arbitro di tutto ( «Uno schifo» tanto per citare). Dieci minuti dopo, Maggio aggancia da terra (destro sul destro) Valdes, che magari accentua un po', ma anche qui era rigore. Brighi fa segno di proseguire, a centrocampo Lavezzi viene trattenuto e placcato da dietro da Manfredini (già ammonito): un giallo da casistica, l'ennesimo che resta nel taschino dell’arbitro. E ancora Doni, per protesta, dà un cazzotto al pallone in segno di dispregio.
GAVA (Cagliari-Fiorentina): Su Cossu e Gila falli da rigore Gava non sembra lucidissimo. Ci può stare il penalty dato al Cagliari, anche se non è clamoroso: Gamberini, scavalcato, allarga il braccio sinistro per bloccare Acquafresca, la punta rossoblù va giù (con disinvoltura). Pugiotto ferma Fini lanciato da Jeda in contropiede per un off side inesistente: ci sono almeno due metri fra lui e Gamberini, la Fifa e l'Uefa non direbbero «Pazienza» . Intervento di Almiron su Cossu in scivolata in area viola, il Cagliari chiede un altro penalty: non per la mano (destra) di Almiron (involontaria, visto che il pallone gli sbatte sul petto) ma per l'intervento a gamba tesa alta su Cossu. Analoga richiesta fa la Fiorentina, anche qui non a torto: Matheu spinge da dietro Gilardino, che finisce giù e viene ammonito per simulazione. Incredibile.
GERVASONI (Catania-Torino): Terlizzi-Colombo, che dubbio! Gervasoni (che con i rigori ci litiga dallo scorso anno, ricordate Inter-Parma?) dà al Torino un penalty molto, molto dubbio: Colombo in area, si allunga il pallone e, quando arriva Terlizzi (prima del successivo contatto), è già in caduta, trascinando la gamba destra.
DE MARCO (Milan-Chievo): Malagò-Kakà, quello era penalty Ronaldinho serve Kakà che sta tagliando, fuori area il destro di Bentivoglio viene in contatto con il destro del brasiliano, che poi cade in area: non era rigore. Punizione di Ronaldinho, Bentivoglio in barriera (dentro l’area) devia con il gomito, il dubbio è sulla volontarietà. Ignorato un fallo di Mandelli su Dinho (fuori area, ma sempre fallo è). Inzaghi e Mantovani si tengono in area gialloblù, De Marco fa proseguire. Clamoroso e scolastico l'errore del guardalinee Pirondini: ferma Pato lanciato da Seedorf per un off side che non può esserci, visto che il baby brasiliano è nella sua metà campo. Da rigore (questo sì) la trattenuta di Malagò su Kakà.
TREFOLONI (Sampdoria-Lecce): Su Ardito ci stava un rigore Ardito salta nell'area piccola blucerchiata, Padalino arriva da dietro sulla schiena e lo butta giù: era rigore. Tiro di Caserta, il pallone arriva sul braccio destro di Tiribocchi che, però, è attaccato al corpo, visto che la punta si sta girando per proteggersi. Involontario.
VALERI (Siena-Bologna): Non c’era il penalty al Siena Maccarone chiede un rigore al 24' per un fallo di Moras: normale contatto di gioco. Netto il penalty assegnato al Bologna (Del Grosso su Marchini), che andava ripetuto (troppa gente in area). Non c’era il penalty concesso al Siena: Lanna si appoggia su Calaiò che va giù senza però subire fallo.
MAZZOLENI (Udinese-Reggina): Pepe off side, ok annullare Quagliarella a forbice su Valdez: rischio rosso. Ok annullare il gol di Domizzi (dopo la respinta del portiere amaranto): quando Quagliarella calcia la punizione, Pepe (che devia verso Campagnolo) è in off side.