L'ex modella inglese Sarah Blewden, 25 anni, dovrà accantonare il sogno di partecipare come pugilatrice alle Olimpiadi, dove la boxe femminile potrebbe entrare fin da Londra 2012. L'avvenente parrucchiera di Poole non potrà infatti continuare l'attività sul ring, intrapresa con buoni risultati due anni fa, perché la federazione di boxe dilettantistica britannica, secondo quanto scrivono (anche nell'edizione online) i quotidiani 'Mirror' e 'Telegraph', le ha imposto il divieto di praticare questo sport «in quanto le regoli internazionali vigenti - ha spiegato ai giornali il presidente federale Tony Attwood - ne proibiscono la pratica per chi, come la Blewden, si è fatta impiantare nei seni delle protesi al silicone: i colpi presi potrebbero danneggiarle, e sarebbe troppo pericoloso».

L'INTERVENTO - La ragazza, che nel 2003 si è sottoposta ad operazione di chirurgia plastica per farsi aumentare di due taglie i seni, garantisce che 'questa storia non finirà qui', e minaccia di portare il suo caso davanti alla magistratura ordinaria e sportiva (Tas di Losanna compreso). "Per tanti anni nel pugilato le donne sono state discriminate - ha detto al 'Mirror' e al 'Telegraph' - al punto che non ci era permesso di praticare questo sport. Ora c'è questo nuovo ostacolo, ma io andrò avanti perchè così altre donne che, come me, hanno il seno al silicone non avranno lo stesso problema e potranno fare le pugilatrici». «E poi questa storia è ridicola - ha aggiunto la Blewden -. Il chirurgo mi ha sempre detto che i miei seni non mi rendono più vulnerabile rispetto ad altre donne. E poi non sono mica enormi, ma ben proporzionati. Si tratta di protesi a base di gel. In ogni caso, pur di continuare a salire sul ring, sarei ben contenta di sottopormi ad una nuova operazione per riparare gli eventuali danni al mio seno». La federboxe britannica, scrive il Telegraph, ha ammesso di aver cercato di ovviare al problema cercando di sviluppare un nuovo tipo di reggiseno protettivo che potesse permettere alle ragazze con il seno 'artificiale' di praticare il pugilato, poi però la ricerca è stata abbandonata per mancanza di fondi.

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS
Read Comments

Il Futuro è aquilani




Le certezze della Roma.


I dubbi di Alberto Aquilani.


Dove le certezze sono quelle sul rinnovo del contratto, garantite anche dalla dot­toressa Rosella Sensi al giocatore in un recente incontro a quattr’occhi: «Alberto avrai il contratto, stai tranquillo». E i dubbi sono quelli di un ra­gazzo che si ri­trova al centro di un ingiustifi­cabile massa­cro mediatico e non, ferito dai fischi della sua città e della sua gente pur nella consapevo­lezza che i pochi minuti (sì, pochi mi­nuti) giocati domenica scorsa contro il Genoa non sono stati quelli da con­segnare alla storia, conditi peraltro da alcuni atteggiamenti certamente non condivisibili. Perché, inutile gi­rarci intorno, su Aquilani è ricomin­ciato il balletto sul suo futuro. Che ci sta, per carità, quello che non ci sta è tutto il resto. LA ROMA - Nonostante quello che è accaduto intorno al giocatore negli ultimi tre giorni, la Roma è sempre convinta che non ci siano dubbi. «E’ incedibile, fa parte del nostro proget­to» sostengono con sicurezza dalle parti di Trigoria, convinti che il pun­to d’incontro trovato sul nuovo con­tratto sia assolutamente ancora vali­do. Per rendere il tutto più concreto, però, in questo momento sarebbe op­portuna una forte presa di posizione sul giocatore, una difesa pubblica su tutto quello che si sta dicendo ( so­prattutto nell’etere romano, spesso a sproposito) su Aquilani che, certo, non sta attraversando il momento migliore della sua carriera, an­che se, nonostante questo, il ct Marcello Lippi non si è fatto cer­to scrupoli nel convo­carlo per l’amichevole di stralusso di ieri sera a Londra contro il Bra­sile. Come non si è fatto tanti scrupo­li Bruno Conti, direttore tecnico del­la società giallorossa, a ribadire la sua totale fiducia su un futuro anco­ra in giallorosso del giocatore che proprio lui prese nel settore giovani­le romanista: «Non abbiamo nessun dubbio su Aquilani, ha la nostra tota­le fiducia, non è sul mercato, è il no­stro futuro, rimarrà con noi ancora a lungo e lui non ci ha mai manifesta­to l’idea di volersene andare».


AQUILANI - Ma è qui, sull’idea mai manifestata, che gli ultimi avveni­menti potrebbero aver cambiato un po’ le carte in tavola. Nel senso che il giocatore, già alle prese con un non semplice ritorno in campo dopo il ter­zo infortunio in tre stagioni, il tutto ulteriormente complicato da una Ro­ma che in mezzo al campo ha gioca­tori di primissima qualità, sta pren­dendo atto con profonda amarezza degli umori della gente romanista, fermo restando che è il primo a sape­re che i tifosi (i tifosi, però) abbiano tutto il diritto di dire, con civiltà, quello che pensano. Sa benissimo che i suoi atteg­giamenti di do­menica scorsa non sono stati giusti, ha parla­to di questo con Spalletti, lo ha spiegato pure a Lippi, ora vor­rebbe solo un po’ di serenità per de­cidere il suo futuro. Se volesse, non gli mancherebbero gli acquirenti, in Italia ( Inter, Juventus), Inghilterra ( Arsenal, Liverpool), Spagna ( Real Madrid, Valencia). L’Arsenal gli ha già offerto di svincolarsi con l’artico­lo 17, garantendogli un contratto su­per, per sistemarlo al fianco di Fa­bregas. Ha risposto nella stessa ma­niera con cui aveva garantito alla so­cietà giallorossa che mai avrebbe sfruttato l’opzione. Ma la risposta che adesso si deve dare è un altra: Roma o no? Oddio, in questo momento, la ri­sposta l’avrebbe. Ma è una risposta che fa fatica a dare.


Tocca alla Roma bloccarla e c’è un modo per farlo: il nuovo contratto. Nelle prossime set­timane, anzi giorni.

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS
Read Comments


- La Lazio questa sera guarda Juan Pablo Carrizo, confermato nel suo ruolo di titolare della Seleccion dal ct Maradona, ma non solo. Perché al Velodrome di Mar­siglia ( Francia- Argentina, ore 21, diretta televisiva su Sportitalia) potrebbe scende­re in campo anche Marcos Angeleri. Occhi puntati sul prossimo colpo di Lotito. Si trat­ta del difensore dell'Estudiantes La Plata, 26 anni, quasi preso dalla società biancoce­leste. Il primo acquisto della prossima sta­gione. Mancano le firme sui contratti e la chiusura dell’accordo con il giocatore, atte­so a Roma per le visite mediche e la forma­lizzazione dell’intesa.

ACCORDO -

Lotito e il futuro diesse Tare hanno raggiunto l’accordo con l’Estudian­tes La Plata, lo stesso club in cui gioca Juan Sebastian Veron. Il cartellino di Angeleri verrà ceduto per 3,8 milioni di euro. Ar­gentino con passaporto italiano, era in sca­denza di contratto. Ma non si sarebbe mai liberato dal suo club a parametro zero. L’Estudiantes, peraltro, vantava una clau­sola che permette di ottenere un lauto pre­mio di valorizzazione sui talenti cresciuti nel proprio settore giovanile. Così si spie­ga la necessità di trovare un prezzo per l’acquisto di un jolly difensivo, che a lungo nei mesi scorsi era stato seguito dall’Inter, dall’Atletico Madrid e dal Parma. Marco Branca, direttore dell’area tecnica neraz­zurra, lo aveva individuato come possibile vice di Maicon o erede di Javier Zanetti

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS
Read Comments

Una brutta Italia, soprattutto nel primo tempo, cede 2-0 al Brasile. All'Emirates gli azzurri hanno faticato tantissimo contro una squadra che si è dimostrata non solo prevedibilmente zeppa di talento e tecnica, ma anche determinata e coraggiosa.
LA PARTITA - L'Italia parte bene. Al 4' minuto segna anche. Grosso parte dalla fascia sinistra e taglia verso l'area di rigore brasiliana: riceve palla e supera Julio Cesar, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco inesistente. Questa, però, rimarrà una delle rare volte in cui gli azzurri metteranno paura al Brasile. La difesa dell'Italia, invece, sbanda paurosamente: prima un'incomprensione Cannavaro-Buffon rischia di mandare in porta Robinho. Poi, al 12', in un'azione tutta di prima, Elano si ritrova al limite dell'area, Legrottaglie tenta di intervenire ma è incerto e il giocatore del Manchester City si ritrova solo davanti a Buffon: per lui è un gioco da ragazzi superarlo. Sempre un giocatore del City raddoppia: è Robinho, al 26'. L'attaccante ruba palla ad uno sbadato Pirlo, ubriaca di finte mezza difesa e poi lascia partire un diagonale che beffa Buffon. Nel secondo tempo Lippi cambia subito quattro uomini. Entrano Toni e Rossi che lì davanti sembrano incidere di più. Ed infatti un paio di occasioni le creano: al 2' un potente tiro di Rossi finisce sull'esterno della rete. Al 36' l'Italia avrebbe potuto dare un senso agli ultimi minuti del match: grande azione di Rossi che arriva sul fondo, cross basso per Toni, ma la punta del Bayern trova un riflesso strepitoso di Julio Cesar. Finisce qui la partita: l'Italia non impressiona, anzi. Il Brasile, come dice Lippi, «ora è più forte di noi».
IL RECORD SFUMATO - L'Italia versione Lippi si ferma a 31 risultati utili consecutivi. In precedenza avevano tagliato lo stesso traguardo solo Alfio Basile (ct dell'Argentina, striscia record dal febbraio 1991 all'agosto 1993) e Javier Clemente (ct della Spagna, striscia record dal settembre 1994 al gennaio 1998). Un risultato positivo col Brasile avrebbe significato sorpasso. ITALIA-BRASILE 0-2

ITALIA (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Legrottaglie, Cannavaro, Grosso; De Rossi (13' st Aquilani), Pirlo (30' st Dossena), Montolivo (1' st Perrotta); Pepe (1' st Rossi), Gilardino (1' st Toni), Di Natale (1' st Camoranesi). A disp. Amelia, De Sanctis, Bonera, Gamberini, Iaquinta, Quagliarella. Ct Lippi

BRASILE (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Juan (33' st Thiago Silva), Lucio, Marcelo; Felipe Melo, Gilberto Silva (43' st Josuè), Elano (23' st Daniel Alves); Robinho (43' st Julio Baptista), Ronaldinho; Adriano (36' st Pato). A disp. Doni, Adriano Correia, Luisao. Ct Dunga Arbitro: Webb (Ing) Marcatori: 13' pt Elano, 26' pt Robinho Note: ammoniti Perrotta, Grosso, Zambrotta. Recupero 2' pt e 2' st. Spettatori 65.000 circa.

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS
Read Comments