Derby al Milan




Il Milan conquista il derby con un gol di Ronaldinho e costringe Mourinho alla prima sconfitta stagionale (Juve e Napoli restano le uniche squadre imbattute). La notte di San Siro è ricca e piena di emozioni fino all'ultimo, quando Adriano in pieno recupero sfiora il pareggio con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Ma per l'Inter, che conclude in 10 per l'espulsione per doppia ammonizione di Burdisso e che si vede cacciare dalla panchina anche Materazzi per proteste, è una domenica da dimenticare in fretta. Anche perché significa addio al primo posto in classifica, dove - da sola - resta la Lazio. Festeggiano invece i rossoneri, autori di un'ottima prestazione soprattutto grazie alla prova frizzante del tridente d'attacco Pato-Kakà-Ronaldinho. E' stato proprio un triangolo lungo fra questi ultimi a decidere il match: l'ex blaugrana ha ispirato, il Pallone d'Oro ha rifinito e lo stesso Ronaldinho ha insaccato di testa in mezzo a tre nerazzurri.

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Quinta giornata


In attesa del risultato di San Siro, lassù in vetta c'è la Lazio. Da sola, a 12 punti in classifica, con il migliore attacco del campionato (13 gol fatti) e con il capocannoniere Zarate (primo a sei gol) autentico trascinatore anche a Torino. Contro i granata l'argentino ha prima dato il là all'azione del vantaggio di Pandev, poi ha raddoppiato con un'autentica prodezza dal limite (destro a uscire) e infine dal dischetto ha messo al sicuro il risultato battendo Ventola, finito fra i pali per l'espulsione di Sereni (la squadra di Cairo ha chiuso in 9 per il rosso a Pratali, poi è stato allontanato anche De Biasi).

IL NAPOLI VOLA - Dietro alla Lazio capolista, a un solo punto, c'è il Napoli di Edy Reja che coglie il suo terzo successo in campionato a Bologna e sale a 11 punti, al secondo posto. Protagonista di giornata l'argentino Denis, tenuto inizialmente in panchina ma decisivo con un'inzuccata nel finale quando è entrato a 20 minuti dal termine. Si esalta Reja, festeggiano i tanti tifosi azzurri presenti al Dall'Ara. ROMA - Torna al successo anche la Roma, che pur in formazione rimaneggiata (sette assenti per Spalletti fra infortuni e squalifiche) impiega poco più di mezz'ora per archiviare la pratica Atalanta. Apre le danze Panucci, che si riprende quel gol che gli era stato negato mercoledì sera a Genova, chiude i conti Vucinic, al suo primo centro in campionato. SUPER CATANIA- Terzo successo in campionato anche per il Catania di Zenga che supera 1-0 in casa il Chievo con un gol di Paolucci e ora è al terzo posto insieme all'Udinese, vittoriosa in casa 2-1 sul Siena grazie a Quagliarella e Pepe. Preziosi successi anche di Palermo (che si riscatta dopo il ko di Napoli battendo 1-0 al Reggina con Miccoli) e Lecce, che mette nei guai Allegri e il Cagliari grazie all'uno-due Giacomazzi-Castillo.

risultati e marcatori della 5ª giornata:

Bologna-Napoli 0-142' st Denis (N)

Catania-Chievo 1-017' pt Paolucci (C)

Lecce-Cagliari 2-034' pt Giacomazzi (L), 17' st Castillo (L) Palermo-Reggina 1-07' st Miccoli (P)

Roma-Atalanta 2-017' pt Panucci (R), 32' st Vucinic (R)

Torino-Lazio 1-330' pt Pandev (L), 18' st Zarate (L), 38' st rig. Zarate (L), 47' st rig. Amoruso (T)

Udinese-Siena 2-122' pt Quagliarella (U), 29' pt Pepe (U), 38' st Kharja (S)


IERI

Sampdoria-Juve 0-0 Fiorentina-Genoa 1-015' st Gilardino (F)

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Serie A 4° giornata



Mourinho fa 100 partite di imbattibilità casalinghe, sale a 10 punti in classifica e resta da solo in testa alla classifica. E' stato il mercoledì dell'Inter, che pur soffrendo tantissimo, riesce ad avere ragione del Lecce a dieci minuti dal termine e può godersi il primato solitario. A sbrogliare la situazione ci ha pensato il solito, implacabile Cruz su assist di Ibrahimovic nel concitato finale quando in campo c'erano ormai tre centravanti più Quaresma e Mancini. Comunque buona la prestazione del Lecce di Beretta, che sfiora l'impresa a San Siro.LA JUVE - Impresa che riesce invece al Catania di Walter Zenga, che (anche grazie a molta fortuna) porta via un punto dall'Olimpico di Torino contro la Juve. Ai bianconeri non è bastata una prestazione maiuscola, il solito gol di Amauri, lo spettacolo offerto in campo da Del Piero e da Giovinco, le due traverse colpite in dieci secondi dallo stesso capitano e dal brasiliano. Ranieri alla fine paga il secondo gol di Plasmati, che dopo aver spaventato l'Inter fa un dispetto alla Juve approfittando di uno svarione di Chiellini.
SHOW LAZIO - A ridosso dell'Inter prima in classifica ci sono l'Atalanta, vittoriosa in casa 1-0 con il Cagliari grazie al gol di Floccari, e la spettacolare Lazio di Delio Rossi, che ha travolto 3-0 all'Olimpico la Fiorentina. Prima Mauri, poi Pandev e Siviglia hanno tagliato a fette la difesa viola. Il punteggio poteva essere ancora più rotondo se Zarate (beccato dalle telecamere mentre fa le corna quando attaccano i viola) non avesse fallito almeno tre limpidissime palle gol. SUPER NAPOLI - A ridosso delle prime anche il Napoli, che al San Paolo supera di misura il lanciatissimo Palermo di Ballardini. Prima il solito Hamsik (terzo gol in campionato per lui), poi il ritrovato Zalayeta consentono a Reja di mantenere una media inglese perfetta dopo quattro giornate (due vittorie in casa, due pareggi fuori). Miccoli su rigore non basta ai rosanero per riaprire il discorso nel finale. LA ROMA PROTESTA - Serata negativa invece per la Roma, battuta 3-1 a Marassi dal Genoa. Senza Totti, Juan, Baptista, Pizarro e Cassetti, Spalletti perde anche Mexes prima del via e paga un avvio non proprio felice. Sblocca Sculli subito, immediato il pareggio di De Rossi. Nella ripresa succede di tutto: prima raddoppia Milito, poi viene inspiegabilmente annullato il gol del pareggio di Panucci (fuorigioco inesistente), poi viene espulso per somma di ammonizioni De Rossi e infine Milto trova il gol della sicurezza.MILAN OK,BOLOGNA KO - Vince fuori casa invece il Milan, trascinato da Borriello (che poi si è infortunato ed è a rischio per il derby di domenica) e Pato. Inutile il momentaneo pareggio reggino di Corradi. Crolla in casa invece il Bologna, travolto 3-0 dall'Udinese. Finiscono in parità infine Chievo-Torino e Siena-Sampdoria.Ecco il quadro completo della 4ª giornata con risultati e marcatori:


ATALANTA-CAGLIARI 1-0 34' st Floccari (A)


BOLOGNA-UDINESE 0-3 13' D'Agostino rig. (U), 21' pt Floro Flores (U), 29' st Pepe (U)


CHIEVO-TORINO 1-1 40' pt Bianchi rig. (T), 5' st Marcolini (C)


GENOA-ROMA 3-1 4' pt Sculli (G), 28' pt De Rossi (R), 16' st Milito (G), 43' st Milito (G)


INTER-LECCE 1-0 34' st Cruz (I)


JUVENTUS-CATANIA 1-1 16' pt Amauri (J), 24' st Plasmati (C)


LAZIO-FIORENTINA 3-0 6' st Mauri (L), 10' st Pandev (L), 14' st Siviglia (L) NAPOLI-PALERMO 2-1 14' pt Hamsik (N), 30' st Zalayeta (N), 38' st Miccoli rig. (P) REGGINA-MILAN 1-2 24' pt Borriello (M), 14' st Corradi (R), 28' st Pato (M) SIENA-SAMPDORIA 0-0

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Trasferta vietata per il Napoli a Genoa

tifosi del Napoli non potranno seguire la squadra nella trasferta di Genova in programma il 5 ottobre e il settore abitualmente dedicato agli ospiti potrà essere invece utilizzato dal Genoa per consentire l'ingresso allo stadio di famiglie, scuole e associazioni di anziani. È quanto ha deciso il Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms) dopo che ieri l'Osservatorio del Viminale aveva dichiarato la sfida tra il Genoa e il Napoli ad 'alto rischio'. Inoltre, il Casms ha deciso la vendita dei biglietti della partita ai soli residenti in Liguria (e un solo tagliando per persona). - in serie A limitazioni anche per Siena-Roma e Reggina-Catania: agli ospiti può essere venduto un solo tagliando per spettatore. In B, invece, settore ospiti chiuso per Parma-Modena (4 ottobre), vendita di un solo biglietto per spettatore per Piacenza-Salernitana (4 ottobre). Infine, la Lega Pro: settore ospiti chiuso per Como-Varese (29 settembre), Vigor Lamezia-Catanzaro (5 ottobre) e Taranto-Pescara (5 ottobre), vendita di un solo biglietto ai tifosi ospiti per Reggina-Spal (5 ottobre), vendita di un solo tagliando per spettatore per Ternana-Foligno (28 settembre) e Crotone-Benevento (28 settembre). LE DECISIONI - Ecco nel dettaglio le decisioni: - Parma-Modena (4/10, serie B); Como-Varese (20/9, II divisione); Enna-Acireale (29/9, serie D) Hinterraggio-Siracusa (5/10, serie D): chiusura settore ospiti; vendita di biglietti esclusivamente nelle province dove si disputano le gare. - Vigor Lamezia-Catanzaro (5/10, II divisione): eliminazione del settore ospiti; vendita di biglietti esclusivamente nel comune dove si disputano le gare. - Reggina Spal (5/10, I divisione) vendita di un solo tagliando per spettatore ospite. - Siracusa-Adrano (5/10, serie D); Battipagliese-Pro Ebolitana (5/10, serie D): stadi chiusi. - Taranto-Pescara (5/10, I divisione): se lo stadio risulterà a norma e dunque non sarà chiuso agli spettatori, eliminazione del settore ospiti e vendita dei biglietti nella sola provincia di Taranto. - Piacenza-Salernitana (4/10, serie B); Ternana-Foligno (28/9, I divisione); Crotone-Benevento (28/9, I divisione): vendita di un solo tagliando per spettatore.

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Arbitri 4° Turno di Campionato

4° Turno
Ecco gli arbitri e gli assistenti della quarta giornata di serie A, che si giocherà mercoledì alle 20.30: Atalanta-Cagliari: Stefanini di Prato (Masotti-M. Bernardoni; IV Orsato) Bologna-Udinese: Mazzoleni di Bergamo (Di Fiore-Franzi; IV Baracani) Chievo-Torino: Girardi di San Donà (C. Costa-Iannello; IV Gava) Genoa-Roma: Brighi di Cesena (Biasutto-Giordano; IV Rizzoli) Inter-Lecce: Bergonzi di Genova (Giachero-Comito; IV Marelli) Juventus-Catania: Pierpaoli di Firenze (Angrisani-Toscano; IV Gervasoni) Lazio-Fiorentina: De Marco di Chiavari (Carrer-Carretta; IV Calvarese) Napoli-Palermo: Rocchi di Firenze (Cariolato-Pugiotto; IV Celi) Reggina-Milan: Saccani di Mantova (Lanciani-De Santis; IV Velotto) Siena-Sampdoria: Tommasi di Bassano del Grappa (C. Rubino-Conca; IV Farina).

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Gli anticipi della terza giornata

ROMA - REGGINA
Il primo gol della Roma è stato messo a segno a fine primo tempo da Christian Panucci, che di piede ha infilato Campagnolo dopo una confusa azione in area. Sbloccato il risultato, a inizio ripresa in campo si è vista un'altra Roma. Con Alberto Aquilani che ha fatto capire una volta di più perché tutte le grandi lo cercano. Il mediano giallorosso ha preso palla sulla trequarti, si è avviato verso l'area, poi dal vertice sinistro ha fatto partire un missile (di sinistro) su cui il portiere della Reggina non ha potuto nulla. Da quel momento in avanti la squadra di Spalletti è andata sul velluto. A un quarto d'ora dalla fine l'allenatore giallorosso ha fatto entrare Francesco Totti, che insieme con Simone Perrotta, anche lui al rientro dopo l'infortunio, ha costruito una splendida palla gol, con il centrocampista che ha preso il palo (ma l'arbitro aveva già fischiato il fuorigioco). Al 93', però, Perrotta si è tolto la soddisfazione di festeggiare sotto la Sud, infilando per la terza volta Campagnolo, che pure era stato bravo a respingere una punizione a oltre 100 chilometri all'ora di Totti.MENEZ, LA PRIMA DA TITOLARE - Spalletti ha dato fiducia a Jeremy Menez: il francese è sceso in campo dal primo minuto contro la Reggina. E ha ripagato l'allenatore con un'ottima prestazione. Uscito a dieci minuti dalla fine per fare posto a Perrotta, il giovane talento ex Sochaux ha ricevuto la standing ovation dell'Olimpico. Stesso trattamento i tifosi giallorossi hanno riservato a Vucinic, uscito per far posto a Totti, e ad Aquilani, che ha lasciato il posto a Cicinho a quattro minuti dal termine.

CATANIA - ATALANTA
Almeno per qualche ora anche il Catania respirerà l'aria della vetta della classifica. Lassù ce l'ha portato Michele Paolucci, ex di giornata, che ha firmato successo e momentaneo aggancio dei siciliani all'Atalanta. Un altro piccolo 1-0, come all'esordio con il Genoa, che ha fruttato altri tre punti pesanti in chiave salvezza, anche se adesso vengono le vertigini al sol guardare in basso. A Del Neri, invece, vengono i cinque minuti (o forse anche qualcosa di più) a pensare che la sua squadra ha spesso menato le danze e a lungo, soprattutto dopo il gol subito, chiuso il Catania nella sua metà campo ma alla fine se n'è tornata a Bergamo senza punti, dovendo fare i conti con la prima sconfitta stagionale. Il pareggio, senza dubbio, sarebbe stato il risultato più giusto per i nerazzurri, che hanno pagato a caro prezzo l'errore di Coppola in occasione della rete di Paolucci.

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Arbetri della terza Giornata

DESIGNATI GLI ARBITRI DELLA TERZA GIORNATA
Sarà Rizzoli di Bologna ad arbitrare domenica Milan-Lazio, posticipo della terza giornata di serie A. Torino-Inter è stata invece affidata a Farina di Novi Ligure, mentre per l'anticipo serale di sabato tra Roma e Reggina è stato designato Gervasoni di Mantova.

IL PROGRAMMA COMPLETO Sabato: Catania-Atalanta (ore 18) Ciampi di Roma; Roma-Reggina (ore 20.30): Gervasoni di MantovaDomenica: Cagliari-Juventus Brighi di Cesena; Fiorentina-Bologna Damato di Barletta; Lecce-Siena Romeo di Verona; Palermo-Genoa Gava di Conegliano; Sampdoria-Chievo N. Ayroldi di Molfetta; Torino-Inter Farina di Novi Ligure; Udinese-Napoli Orsato di Schio; Milan-Lazio (ore 20.30) Rizzoli di Bologna.

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Le italiane in champions

La Juve soffre ma alla fine sorride, la Fiorentina spaventa il Lione ma alla fine resta con l'amaro in bocca. Anche la seconda giornata di Champions è a due facce: i bianconeri hanno battuto 1-0 lo Zenit San Pietroburgo, I viola invece hanno pareggiato 2-2 in casa del Lione.

JUVENTUS
Due anni dopo è ancora la Juve di Alex Del Piero. Una punizione delle sue, con la colpevole collaborazione del portiere dello Zenit bastano ad una Juve non irresistibile per superare alla grande il primo ostacolo europeo targato Zenit. Siamo al 30’ st, la Juve subisce la miglior condizione atletica degli avversari, arranca senza Camoranesi – il suo uomo migliore, capace di cogliere un palo al 20’ pt – costretto ad uscire per una botta alla caviglia alla mezzora. Solo l’imprecisione degli avversari permette alla Juve di restare in corsa. L’arbitro fischia una punizione per i padroni di casa ed è Del Piero ad incaricarsene. Quella è la sua mattonella. La traiettoria è bella ma non letale. Lo diventa grazie ad un’ingenuità del portiere Malafeev che calcola male il tempo e si fa infilare. Per il capitano della Juve è il momento di festeggiare con una insolita capriola. La Signora vince senza convincere. Per quello ci sarà sempre tempo. Nel frattempo Ranieri si porta a casa tre punti. Niente male come ritorno



FIORENTINA
Sembrava tutto perfetto. Doppietta di Gilardino (due colpi di testa), controllo assoluto del match e la sensazione che sarebbe stata una serata trionfale per la Fiorentina. Ed invece ecco l'episodio che cambia la partita: al 27' st Zauri cade a terra dopo uno scontro di gioco in area e lì ci resta per un minuto. Sessanta secondi vicino alla linea di fondo, a terra, con Prandelli che si sbraccia verso l'arbitro Perter Frodjfeldt (lo stesso del caso Panucci agli ultimi Europei) che invece non ferma il gioco. I francesi non ci pensano neanche un momento a tirare fuori il pallone e, grazie alla posizione di Zauri a terra, Benzema si libera dalla posizione di offside servendo in area Piquionne che appoggia in rete. Un gol-beffa che apre le porte all'entusiasmo dei padroni di casa. La Fiorentina accusa il colpo e, dopo un altro assalto del Lione, subisce il pareggio degli avversari: assist di Juniho per Benzema che, con un destro in area, realizza il 2-2 finale.

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le italiane in champions

Continua il momento no dela roma, inter avanti con mancini-adriano

La Roma conferma il suo momento 'no' anche in Europa. A sorpresa i giallorossi escono sconfitti 2-1 nell'esordio in Champions League contro i romeni del Cluj. Brutta sconfitta per gli uomini di Spalletti, passati in vantaggio con Panucci ma ripresi e rimontati dalla doppietta di Juan Culio. Totti e compagni speravano di riscattare il deludente avvio di stagione, ma la strada appare ancora lunga.
L'avvio di gara della Roma è buono. Totti parte dalla panchina, così la fascia di capitano passa a Panucci. Il difensore non fa rimpiangere il titolare e, dopo 17 minuti, regala il vantaggio alla Roma: preciso colpo di testa, e giallorossi che si sciolgono definitivamente. Dopo una partenza con il freno a mano tirato, infatti, la Roma prende le misure ai romeni, colpendo anche un palo con Vucinic. Ancora una volta però, gli uomini di Spalletti si fanno prendere dalla sindrome del vantaggio, e consentono al Cluj di portarsi in avanti pericolosamente. Dopo appena 10 minuti arriva così il gol del pari firmato da Juan Culio. Come a Palermo, la Roma si spegne dopo un quarto d'ora di gara, e si fa mettere sotto dalla squadra di Trombetta.
Nel finale di tempo si fa male Panucci che a inizio ripresa lascia il campo per Loria. Ancora una difesa inedita per Spalletti, con l'ex senese che affianca Cassetti, e il Cluj ne approfitta: neanche 4 minuti e arriva il raddoppio romeno, nuovamente con una gran conclusione di Juan Culio. Spalletti corre ai ripari: dentro Totti e fuori Riise, con Vucinic che scala esterno a sinistra. L'ingresso del capitano sembra rivitalizzare i giallorossi, ma è solo un'illusione: le difficoltà dei giallorossi restano e la porta del Cluj non corre pericoli. Ne corre, ancora, quella della Roma con il Cluj che colpisce la traversa. Entra anche Montella per Taddei, ma il risultato non cambia e la Champions parte in salita per i giallorossi.


Massimo risultato, minimo sforzo. Con le reti di Mancini, sempre più uomo gol, e del redivivo Adriano (in rete dopo due minuti dall'ingresso in campo) l'Inter supera l'ostacolo Panathinaikos e mette da parte i primi tre punti di un girone che i nerazzurri non avranno difficoltà a dominare, visto il magro spettacolo dell'incontro tra le altre avversarie Werder e Anorthosis.Vittoria stile Mourinho, con qualche brivido e occasioni costruite in ripartenze per i nerazzurri. Ma chi vince ha sempre ragione, anche quando soffre.
L'ago della bilancia è stato il simbolo dell'Inter: Ibra ha fallito un'occasione incredibile nel primo tempo, da solo davanti al portiere, per poi rifarsi al 27' con un'azione prepotente di 30 metri conclusa con l'assist decisivo per Mancini. Nel secondo tempo, nel miglior momento degli avversari, l'illuminante tocco per Adriano che non fallisce il colpo del ko a cinque minuti dal termine.


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Ronaldinho in un festino


Dopo la partita di Rio contro la Bolivia, finita 0-0 e valida per le qualificazioni mondiali del Sudamerica, una prova che la stampa sportiva brasiliana ha definito "vergognosa", vari giocatori della Selecao, con Ronaldinho Gaucho in testa, hanno fatto festa per tutta la notte in un locale. Alcuni, tra cui il n. 80 del Milan, si sono trattenuti fino all'ora di pranzo del giorno dopo. FESTA SCATENATA - A rivelarlo è oggi l'agenzia di stampa brasiliana Agencia Estado, che afferma che i 'bagordi' si sarebbero svolti in una villa, di difficile accesso, a Jacarepaguà, nella zona in cui c'è l'autodromo intitolato al tre volte campione del mondo Nelson Piquet. Sempre secondo le informazioni raccolta dall'Agencia Estado, l'ingresso era protetto da misure di sicurezza molto rigorose, per evitare che trapelasse qualsiasi notizia o immagine della 'festicciola': non si poteva entrare con borse o con il cellulare. Il fuoriclasse rossonero si sarebbe scatenato a suonare e ballare il 'pagode', un ritmo molto popolare in Brasile, e a corteggiare le molte belle ragazze presenti alla festa e sarebbe andato via dalla villa solo all'ora di pranzo del giorno dopo. ALTRI GIOCATORI PRESENTI - Con lui ci sarebbero stati anche altri giocatori della Selecao, ma il 'Gaucho' è l'unico citato in modo specifico. «Ho speso 250 real (90 euro, n.d.r.) per andare allo stadio con la famiglia per vedere quello schifo di partita, e loro dopo una prestazione del genere fanno festa: è una vergogna», ha detto all'Agencia Estado il proprietario di un ristorante vicino alla villa, testimone della presenza in zona di Ronaldinho e compagnia. La denuncia ricorda quella di un anno fa, sempre a Rio de Janeiro, quando dopo la vittoria della Selecao per 5-0 contro l'Ecuador, Ronaldinho, Robinho, Vagner Love e altri giocatori furono visti festeggiare in un locale notturno, anche allora fino alla mattina seguente, quando secondo fonti vicine ai calciatori "venne battuto il record di consumo di profilattici". Da notare che Ronaldinho, che è rimasto in villa a Jacarepaguà fino all'ora di pranzo di giovedì scorso, domenica è stato mandato in campo da Ancelotti in Genoa-Milan, costringendo il tecnico a sostituirlo dopo i primi 45' ed una prestazione non certo positiva.LA SMENTITA DEL BRASILIANO - Ha ammesso di esser stato a una festa dopo la partita contro la Bolivia, ma ha spiegato di essere andato via alle 2 e non certo all'ora di pranzo del giorno dopo, come ha scritto l'agenzia di stampa brasiliana Agencia Estado: convocato in sede da Adriano Galliani, Ronaldinho ha raccontato così l'episodio che lo ha visto tra i protagonisti al termine della gara giocata mercoledì a Rio de Janeiro con il Brasile valida per le qualificazioni mondiali. Dopo aver letto le notizie provenienti dal Brasile, l'amministratore delegato rossonero ha voluto chiedere spiegazioni al suo giocatore che, alle 18.40, si è quindi presentato nella sede di via Turati per raccontare la sua versione. Ronaldinho ha detto di aver partecipato alla festa organizzata in una villa nella zona di Jacarepaguà ma ha giurato di essersene andato alle 2 e che alle 2.30 era già a dormire. L'incontro con Galliani è durato circa un quarto d'ora e alle 19 il giocatore brasiliano ha lasciato la sede rossonera.

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Colpo Inter: Thiago Silva


Il difensore centrale della Fluminense e della nazionale brasiliana Thiago Silva lascerà a fine anno il club carioca per trasferirsi in Italia all'Inter nella 'finestra' di mercato di gennaio. La notizia è stata data da Tv Globo, e dal sito Globoesporte, con la precisazione che oggi in tarda serata il procuratore del giocatore, Paulo Tonietto, partirà per Milano dove definirà gli ultimi dettagli del trasferimento che porterà in nerazzurro uno dei tre fuoriquota dell'Olimpica brasiliana che ha preso parte a Pechino 2008. Secondo Tv Globo la trattativa è tra 'Flu' ed Inter è stata definita nello scorso fine settimana, per una cifra che non è stata resa nota. Il giocatore ha così mantenuto la promessa di lasciare il club, con cui ha giocato finora per 135 volte segnando 15 gol, al termine dell'anno solare che in Brasile coincide con la fine del campionato nazionale, il 'Brasileraò. Difensore di 23 anni, Thiago Silva nei mesi scorsi è stato seguito a lungo anche dagli emissari di Milan, Torino e Bayer Leverkusen. In Europa ha già giocato nel 2004, nel Porto e nella Dinamo Mosca, «ma ero troppo giovane, e non è andata bene». Nel dicembre del 2007 ha ricevuto la "Bola de Prata",il Pallone d'argento, premio annuale assegnato dalla rivista Placar ai migliori undici calciatori del campionato brasiliano

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