Ronaldinho in un festino
Dopo la partita di Rio contro la Bolivia, finita 0-0 e valida per le qualificazioni mondiali del Sudamerica, una prova che la stampa sportiva brasiliana ha definito "vergognosa", vari giocatori della Selecao, con Ronaldinho Gaucho in testa, hanno fatto festa per tutta la notte in un locale. Alcuni, tra cui il n. 80 del Milan, si sono trattenuti fino all'ora di pranzo del giorno dopo. FESTA SCATENATA - A rivelarlo è oggi l'agenzia di stampa brasiliana Agencia Estado, che afferma che i 'bagordi' si sarebbero svolti in una villa, di difficile accesso, a Jacarepaguà, nella zona in cui c'è l'autodromo intitolato al tre volte campione del mondo Nelson Piquet. Sempre secondo le informazioni raccolta dall'Agencia Estado, l'ingresso era protetto da misure di sicurezza molto rigorose, per evitare che trapelasse qualsiasi notizia o immagine della 'festicciola': non si poteva entrare con borse o con il cellulare. Il fuoriclasse rossonero si sarebbe scatenato a suonare e ballare il 'pagode', un ritmo molto popolare in Brasile, e a corteggiare le molte belle ragazze presenti alla festa e sarebbe andato via dalla villa solo all'ora di pranzo del giorno dopo. ALTRI GIOCATORI PRESENTI - Con lui ci sarebbero stati anche altri giocatori della Selecao, ma il 'Gaucho' è l'unico citato in modo specifico. «Ho speso 250 real (90 euro, n.d.r.) per andare allo stadio con la famiglia per vedere quello schifo di partita, e loro dopo una prestazione del genere fanno festa: è una vergogna», ha detto all'Agencia Estado il proprietario di un ristorante vicino alla villa, testimone della presenza in zona di Ronaldinho e compagnia. La denuncia ricorda quella di un anno fa, sempre a Rio de Janeiro, quando dopo la vittoria della Selecao per 5-0 contro l'Ecuador, Ronaldinho, Robinho, Vagner Love e altri giocatori furono visti festeggiare in un locale notturno, anche allora fino alla mattina seguente, quando secondo fonti vicine ai calciatori "venne battuto il record di consumo di profilattici". Da notare che Ronaldinho, che è rimasto in villa a Jacarepaguà fino all'ora di pranzo di giovedì scorso, domenica è stato mandato in campo da Ancelotti in Genoa-Milan, costringendo il tecnico a sostituirlo dopo i primi 45' ed una prestazione non certo positiva.LA SMENTITA DEL BRASILIANO - Ha ammesso di esser stato a una festa dopo la partita contro la Bolivia, ma ha spiegato di essere andato via alle 2 e non certo all'ora di pranzo del giorno dopo, come ha scritto l'agenzia di stampa brasiliana Agencia Estado: convocato in sede da Adriano Galliani, Ronaldinho ha raccontato così l'episodio che lo ha visto tra i protagonisti al termine della gara giocata mercoledì a Rio de Janeiro con il Brasile valida per le qualificazioni mondiali. Dopo aver letto le notizie provenienti dal Brasile, l'amministratore delegato rossonero ha voluto chiedere spiegazioni al suo giocatore che, alle 18.40, si è quindi presentato nella sede di via Turati per raccontare la sua versione. Ronaldinho ha detto di aver partecipato alla festa organizzata in una villa nella zona di Jacarepaguà ma ha giurato di essersene andato alle 2 e che alle 2.30 era già a dormire. L'incontro con Galliani è durato circa un quarto d'ora e alle 19 il giocatore brasiliano ha lasciato la sede rossonera.
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