Gli anticipi della terza giornata
ROMA - REGGINA
Il primo gol della Roma è stato messo a segno a fine primo tempo da Christian Panucci, che di piede ha infilato Campagnolo dopo una confusa azione in area. Sbloccato il risultato, a inizio ripresa in campo si è vista un'altra Roma. Con Alberto Aquilani che ha fatto capire una volta di più perché tutte le grandi lo cercano. Il mediano giallorosso ha preso palla sulla trequarti, si è avviato verso l'area, poi dal vertice sinistro ha fatto partire un missile (di sinistro) su cui il portiere della Reggina non ha potuto nulla. Da quel momento in avanti la squadra di Spalletti è andata sul velluto. A un quarto d'ora dalla fine l'allenatore giallorosso ha fatto entrare Francesco Totti, che insieme con Simone Perrotta, anche lui al rientro dopo l'infortunio, ha costruito una splendida palla gol, con il centrocampista che ha preso il palo (ma l'arbitro aveva già fischiato il fuorigioco). Al 93', però, Perrotta si è tolto la soddisfazione di festeggiare sotto la Sud, infilando per la terza volta Campagnolo, che pure era stato bravo a respingere una punizione a oltre 100 chilometri all'ora di Totti.MENEZ, LA PRIMA DA TITOLARE - Spalletti ha dato fiducia a Jeremy Menez: il francese è sceso in campo dal primo minuto contro la Reggina. E ha ripagato l'allenatore con un'ottima prestazione. Uscito a dieci minuti dalla fine per fare posto a Perrotta, il giovane talento ex Sochaux ha ricevuto la standing ovation dell'Olimpico. Stesso trattamento i tifosi giallorossi hanno riservato a Vucinic, uscito per far posto a Totti, e ad Aquilani, che ha lasciato il posto a Cicinho a quattro minuti dal termine.
CATANIA - ATALANTA
Almeno per qualche ora anche il Catania respirerà l'aria della vetta della classifica. Lassù ce l'ha portato Michele Paolucci, ex di giornata, che ha firmato successo e momentaneo aggancio dei siciliani all'Atalanta. Un altro piccolo 1-0, come all'esordio con il Genoa, che ha fruttato altri tre punti pesanti in chiave salvezza, anche se adesso vengono le vertigini al sol guardare in basso. A Del Neri, invece, vengono i cinque minuti (o forse anche qualcosa di più) a pensare che la sua squadra ha spesso menato le danze e a lungo, soprattutto dopo il gol subito, chiuso il Catania nella sua metà campo ma alla fine se n'è tornata a Bergamo senza punti, dovendo fare i conti con la prima sconfitta stagionale. Il pareggio, senza dubbio, sarebbe stato il risultato più giusto per i nerazzurri, che hanno pagato a caro prezzo l'errore di Coppola in occasione della rete di Paolucci.
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