La grande sfida vuole una grande cornice, e così sarà all'Olimpico questa sera per il match tra la Lazio e l'Inter: 50.000, forse 55.000 spettatori assisteranno al match, 20.000 biglietti venduti fi­no a ieri, oltre 24.000 sono gli abbonati. E la pre­vendita sarà aperta sino alle 20.30, orario d’ini­zio del match. Non c’è limite di previsione.


CRAGNOTTI DI NUOVO IN TRIBUNA - Dopo 6 anni tornerà al­lo stadio Sergio Cragnotti con i figli Andrea e Massimo. Il presidente Lotito, avendo saputo che i Cragnotti avevano piacere ad assistere alla par­tita, li ha invitati in tribuna Autorità. Sei anni do­po quel 22 dicembre 2002, quel Lazio-Bologna 1­1, l’ex presidente si riacco­moderà allo stadio. La sua penultima Lazio- Inter fece piangere lacrime amare a Moratti, gli costò lo scudetto del 2001- 02.


IL PIENONE - 20.000 i bigliet­ti già piazzati, sono andati a ruba in tre giorni. Il pienone ci sarà pure nel settore ospiti, 5.000 interisti si son prenotati da tempo. E le vendite dei taglian­di continuano presso le ricevitorie della Lotto­matica. I prezzi sono fissati: tribuna Onore 110 euro, tribuna Monte Mario 77 (ridotto 55), tribu­na Tevere Top 60 (ridotto 44), tribuna Tevere Laterale 44 (ridotto 27), tribuna Tevere non de­ambulante, accompagno, Curve e Distinti 17,50. Lazio-Inter, gara speciale ed opzioni speciali, a misura di tifoso. Il biglietto ridotto è per i ragaz­zi alti tra il metro ed il metro e mezzo. I bambi­ni di altezza inferiore al metro accedono gratis.

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Orsato per Lazio - inter

Sarà Orsato di Schio ad arbitrare Lazio-Inter, anticipo serale della 15esima giornata di serie A. L'altro anticipo, Chievo-Roma, è stato invece affidato a Morganti di Ascoli Piceno. Domenica, poi, per Lecce-Juve è stato designato Pierpaoli di Firenze, mentre Gervasoni di Mantova fischierà Milan-Catania. Infine, il derby Samp-Genoa, in posticipo, sarà diretto da Farina di Novi Ligure.

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Il 53/o Pallone d'oro è stato assegnato al portoghese del Manchester United Cristiano Ronaldo. Lo rende noto il sito di France Football, la rivista francese che assegna l'ambito premio. Il portoghese succede a Kakà, hce lo aveva preceduto nel 2007.

DIETRO DI LUI MESSI E TORRES - Dietro Cristiano Ronaldo (23 anni), che ha vinto il Pallone d'Oro con 446 punti, si sono piazzati l'argentino del Barca, Lionel Messi, e lo spagnolo del Liverpool, Fernando Torres. Ronaldo è il terzo portoghese, nella storia del pallone d'Oro, a conquistare l'ambito premio nella storia. Prima di lui, infatti, sono stati consacrati a Parigi il grande Eusebio (1965) e Luis Figo (2000).

CON LO UNITED HA CENTRATO IL DOUBLE - Il numero 7 del Manchester United ha trascinato con i suoi 42 gol in stagione i Red Devils alla conquista del double: Premier League e Champions League. È il quarto giocatore dello United a conquistare il Pallone d'Oro: prima di lui le leggende Denis Law (1964), Bobby Charlton (1966) e George Best (1968). Con lui il Pallone d'Oro torna in Premier League dopo il 2001, anno in cui trionfò Michael Owen.

IL PORTOGHESE: «LO SOGNAVO FIN DA BAMBINO» - «Uno dei giorni più belli della mia vita». Il giorno dell'ufficialità: Cristiano Ronaldo è il Pallone d'Oro 2008. Lo sapevano tutti, era stato incoronato a furor di avversari. L'attaccante del Manchester United può finalmente ringraziare tutti: «È un sogno da bambino che si realizza- dice il portoghese a France Football- e voglio vincerlo ancora, perchè è troppo bello! Provo un'emozione che non riesco a descrivere. Anche perchè quando ho aperto la porta pensavo di ritrovarmi col Pallone d'Oro tra le mani... E invece no (gli sarà consegnato ufficialmente stasera, ndr). Domenica circondato dalla mia famiglia avrò altre sensazioni. Non ero preoccupato perchè sapevo ciò che avevo fatto nel corso della stagione. Ma voglio dire grazie a quelli che mi hanno votato. E ringrazio tutti miei compagni, sono loro che mi hanno passato i palloni per segnare così tanti gol. Ho solo 23 anni, è incredibile. Tanto più se si leggono i nomi di quelli che erano in lizza quest'anno. Continuerò a ripetermi 'voglio essere sempre migliore'».
PARIGI, 2 dicembre -
Ecco la Classifica del Pallone d'Oro 2008 di France Football1.
Cristiano Ronaldo (Por) 446 punti
2. Lionel Messi (Arg) 281
3. Fernando Torres (Spa) 179
4. Iker Casillas (Spa) 133
5. Xavi (Spa) 97
6. Andrei Arshavin (Rus) 64
7. David Villa (Spa) 55
8. Kakà (Bra) 31
9. Zlatan Ibrahimovic (Sve) 30
10. Steven Gerrard (Ing) 28
11. Marcos Senna (Spa) 16 12. Emmanuel Adebayor (Tog) 12 13. Wayne Rooney (Ing) 11 14. Sergio Aguero (Arg) 10 15. Frank Lampard (Ing) 8 16. Franck Ribery (Fra) 7 17. Samuel Eto'o (Cam) 6 18. Gianluigi Buffon (Ita) 5 19. Michael Ballack (Ger) 4 19. Cesc Fabregas (Spa) 4 21. Didier Drogba (Civ) 3 21. Sergio Ramos (Spa) 3 21. Nemanja Vidic (Ser) 3 24. Edwin Van der Sar (Ola) 2 24. Ruud Van Nistelrooy (Ola) 2Non hanno ricevuto voti: Karim Benzema (Fra), Pepe (Por), Luca Toni (Ita), Rafael van der Vaart (Ola), et Youri Zhirkov (Rus).

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Medaglie in Formula 1

Lo aveva annunciato circa dieci giorni fa, e il suo progetto sembra che andrà in porto: nel 2009 in F1 sarà introdotto il sistema di assegnazione di medaglie al posto dei punti. Lo ha confermato oggi a Londra Bernie Ecclestone, patron della Formula One Administration. La proposta, già accettata dai team, dovrà passare al vaglio del Consiglio Mondiale della Fia che si riunirà a dicembre per ratificarla, eventualmente. «Credo che la cosa si farà - ha detto Ecclestone - Tutti i team sono contenti. La ragione di questo cambio è che sono stanco di sentire la gente parlare del fatto che in F1 non si sorpassa. Se non ci sono sorpassi non è colpa dei circuiti o delle persone coinvolte, il fatto è che i piloti non sentono la necessità di sorpassare. Se uno è in testa e l'altro è secondo, quest'ultimo non correrà il rischio di finire fuori strada e non farà cose stupide per guadagnare due punti in più. Se invece c'è in palio una medaglia d'oro sorpasserà, perchè il titolo si vincerebbe con il maggior numero di medaglie conquistate».
SPETTACOLO ASSICURATO - Secondo Ecclestone il nuovo sistema garantirà più spettacolo e gare più combattute. «Quest'anno abbiamo visto in parecchie occasioni Hamilton che non ha sorpassato Massa per questo motivo - ha aggiunto -. Spero che questo nuovo sistema sia approvato dalla Fia per il prossimo anno». E se un pilota vincesse sei gare ma non finisse tutte le altre, mentre un altro pilota finisse sempre secondo sarebbe giusto che il titolo andasse al primo? Ecclestone ha risposto così: «Vuol dire che quel pilota dovrebbe riprovarci con più insistenza l'anno successivo». Ma in cosa consiste questa novità delle medaglie? Semplice: medaglia d'oro a chi vince il GP, anzichè i tradizionali 10 punti assegnati attualmente; argento al secondo, bronzo al terzo classificato. Dal quarto posto in giù niente punti, ma conteranno i piazzamenti ottenuti dai piloti nel computo finale per l'assegnazione del titolo. La classifica Costruttori invece proseguirebbe col sistema tradizionale.

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Anche se le sue ultime dichiarazioni non furono certo carezze («Ora che sono Italia lo posso dire, è un cascatore») Mourinho continua a stimare Didier Drogba e non sarebbe certo dispiaciuto di vederselo arrivare alla Pinetina. E, secondo indiscrezioni, la cosa potrebbe essere più vicina di quanto si pensi.BRANCA, BLITZ A LONDRA - Il dirigente di mercato nerazzurro avrebbe effettuato un blitz nella capitale inglese per incontrare l'entourage dell'attaccante. Il rendez-vous sarebbe avvenuto in un ristorante di Fulham, alla presenza del procuratore del giocatore e dell'agente di Mourinho, Jorge Mendes. Drogba non ha mai fatto mistero di amare Milano, diventata spesso sua meta preferita nei giorni liberi

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Sarà Rizzoli di Bologna ad arbitrare Inter-Juventus, anticipo serale della tredicesima giornata di serie A. L'altro anticipo del sabato, Fiorentina-Udinese, è stato invece affidato a Orsato di Schio. Per il posticipo Torino-Milan è stato infine designato Farina di Novi Ligure.
PROGRAMMA E ARBITRI - Questo il programma, con gli arbitri e gli assistenti, della tredicesima giornata di serie A, che si giocherà domenica alle 15:
SABATO Fiorentina-Udinese (ore 18): Orsato di Schio (Carretta-Romagnoli; IV Tagliavento) Inter-Juventus (ore 20.30): Rizzoli di Bologna (Lanciano-S. Ayroldi; IV Girardi)
DOMENICA Bologna-Palermo: Russo di Nola (Vicinanza-R. Bianchi; IV Candussio) Chievo-Siena: N. Ayroldi di Molfetta (Masotti-M. Bernardoni; IV Giannoccaro) Lazio-Genoa: Mazzoleni di Bergamo (Lanciani-De Santis; IV Velotto) Lecce-Roma: Gervasoni di Mantova (Grilli-Rosi; IV Marelli) Napoli-Cagliari: Pierpaoli di Firenze (Alessandroni-Di Liberatore; IV Valeri) Reggina-Atalanta: Trefoloni di Siena (Forconi-Conca; IV Ciampi) Sampdoria-Catania: Tommasi di Bassano del Grappa (Giordano-Ghiandai; IV Dondarini) Torino-Milan (ore 20.30): Farina di Novi Ligure (Niccolai-Papi; IV Bergonzi)

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Nuovo Stadio Per la Juventus


Uno stadio moderno e sicuro per vivere ancora più intensamente le partite, non soltanto guardandole a pochi metri dal campo, ma anche sentendo tutte le voci e i rumori tipici di una gara di calcio». Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli descrive così il nuovo stadio bianconero, la cui presentazione è in corso all'Auditorium del Lingotto di Torino. «Da oggi - dice ai microfoni di Juventus Channel - nasce la casa di tutti gli juventini. La Juventus è la prima società in Italia che avrà uno stadio tutto suo e questo è un motivo di grande orgoglio. Ma anche un'opportunità importante per la società di diversificare i propri ricavi e per trovare così nuove fonti da poter investire in futuro». Sul palco, insieme con il numero uno bianconero, anche l'ad Jean Claude Blanc, il capitano Alex Del Piero, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino (noto tifoso granata), i presidenti di Federcalcio e Lega Giancarlo Abete e Antonio Matarrese. In platea l'ad del Milan Adriano Galliani. VIDEO: Viaggio virtuale nel nuovo impianto FOTO: ecco il nuovo stadio bianconero IL PROGETTO - Un impianto da 40.200 posti. Pronto nel 2011. Ecco il nuovo stadio della Juventus, la nuova "casa di tutti i tifosi bianconeri", come ha detto il presidente Giovanni Cobolli Gigli. Sorgerà nell'area attualmente occupata dal Delle Alpi e avrà il nome di uno sponsor. Con negozi, bar e tanto altro, occuperà una area totale di 355.000 mq. Ci saranno oltre 4.000 posteggi, 8 aree ristorazione, 24 bar, 459 posti stampa, 84 sky box, 34.000 mq di aree commerciali e 30.000 mq di verde. Tra dicembre e gennaio la gara d'appalto per la costruzione, a febbraio invece sarà scelto il contractor (lo sponsor che darà il nome all'impianto) e ad aprile inizieranno i lavori. Lo stadio dovrebbe essere pronto a giugno del 2011. BLANC - Il primo a parlare è stato Blanc. «Abbiamo creduto nella gente della Juve e nella sua storia - ha detto l'ad bianconero -. In questa sala ci sono tutti i protagonisti di una grande rinascita nella storia dello sport. Voglio ricordare tutti coloro che ci hanno permesso di arrivare a questo punto dopo due anni. E quindi i tifosi: 14 milioni di italiani che hanno dimostrato cuore e passione, i consiglieri di amministrazione, i soci, tra cui soprattutto John Elkann. Ma non posso dimenticare i giocatori, che sono entrati nel nostro modo di essere e hanno creduto nel nostro progetto, guidati da un grande capitano come Alessandro Del Piero».GALLIANI - Galliani è intervenuto alla presentazione del progetto del nuovo stadio della Juventus. «Anche il Milan sogna un suo stadio - ha detto l'ad rossonero - ma non è l'occasione adatta per dire quanti iter e problemi ci possono essere per costruirlo. La mia presenza qui è importate per il calcio italiano, per favorire la crescita degli stadi di proprietà». DEL PIERO - Dopo aver visto le immagini dei suoi ultimi gol, Del Piero si rivolge così al pubblico. «Mi emoziono molto nel rivedere queste gare e mi emoziono questa sera. Sono state spese parole fantastiche. Ancora una volta la Juve ha dimostrato di essere una numero uno con un progetto nuovo e anche coraggioso non solo dal punto di vista economico, ma anche perché il calcio che ha vissuto tante tragedie. Chi come me in questi anni ha accompagnato la Juve si emoziona e sono contento di essere qui da parecchio tempo». Ma qual è l’atmosfera che si vive in uno stadio? chiede la presentatrice della serata Ilaria D'Amico. «Nello stadio si percepisce l’atmosfera che c’è sugli spalti. Per noi che scendiamo in campo è un momento spettacolare: sentiamo gli umori della gente e ci accorgiamo di trasmettere delle emozioni alla gente. Tra tre anni non invidieremo più gli stadi a Milan, Manchester United e Real Madrid- dice- È una cosa bella per noi che ci giocheremo. O per quelli che ci giocheranno, dipende... È un momento fantastico. È un progetto unico e ancora una volta la Juve ha dimostrato di essere una numero uno. Lo ha fatto con un progetto nuovo, coraggioso. È un progetto che porta tantissimo orgoglio a me e a tanti che hanno accompagnato la Juve, anno più anno meno». A proposito del fatto che il nuovo impianto sarà aperto tutti i giorni, Del Piero la pensa così: «Quando parlo di orgoglio parlo di orgoglio non solo per la partita, ma anche per il fatto di poter vivere ogni giorno la nostra casa ed è proprio questo il nostro intento. È un progetto studiato apposta». Infine una conclusione dedicata alla storia della Juve: «Abbiamo visto delle immagini sacre con la famiglia Agnelli, che è ancora una colonna portante di questa società».MATARRESE - Dopo il capitano, è stata la volta del presidente di Lega Matarrese, secondo il quale con il varo del progetto dello stadio di proprietà la Juventus ha vinto lo scudetto dell'impiantistica, accendendo una luce attesa da tempo nel calcio italiano. «Siamo orgogliosi di questa serata - ha detto Matarrese - e devo dire grazie alla Juventus. Aspettavamo che si accendesse questo faro e siamo orgogliosi perché siamo riusciti a vincere questa omertà. Questa volta il campionato l'ha vinto la Juventus». Matarrese ha ricordato come «anche Milan, Inter e Lazio stiano affannosamente cercando» di seguire la strada intrapresa dalla Juventus e ha auspicato un effetto domino: «Vorrei vedere una concorrenza all'interno del calcio", ha concluso, "non deve essere uno scontro ma un modo per dimostrare di essere capaci».ELKANN - «Voglio ringraziare tutti coloro che sono qui stasera - ha dichiarato il vice-presidente Fiat John Elkann - e voglio ringraziare tutti quelli che parteciperanno alla costruzione di questo stadio. Ho in mano un pallone degli anni ’50, quando la Juve ha vinto uno dei suoi scudetti con Boniperti. Vuole essere un simbolo del passato e uno stimolo per il futuro. Lo metteremo nello stadio per simboleggiare questo. Ma visto che lo stadio non sarà pronto prima del 2011, lo voglio affidare al nostro grande capitano». Del Piero, visibilmente emozionato, ringrazia così: «Sono onorato e anche un po’ preoccupato visto quello che questo pallone ha rappresentato in tutti questi anni ma sono contento di essere parte della famiglia Juve».ABETE - «Lo sforzo della Juventus per realizzare il suo nuovo stadio è un'alba importante». Lo sottolinea il presidente della Figc Abete. «Molte altre società - aggiunge Abete - si stanno muovendo in questa direzione, ma sul versante impianti siamo in mezzo al guado. C'e bisogno che si riprenda a discutere con il nuovo governo, e non si tratta soltanto di avere contributi a fondo perduto». COBOLLI - Chiude la serata, giustamente, il presidente Cobolli: «Un cantautore una volta ha scritto una canzone che diceva “la festa è appena cominciata e già finita” ma io penso che la festa sia appena all’inizio. Ringrazio tutti quelli che sono qui, fra gli altri il vice-presidente del Coni Pancalli che ha la delega per gli stadi ed è atteso da un gran lavoro. Voglio ringraziare anche degli amici veri che sono qui, anche se per due volte l’anno sono meno amici. Parlo di Galliani e Lotito».

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DOMENICA HORROR !!!

Pessima giornata degli ar­bitri: una delle peggiori, se non la peggiore. Alla fine, però, resta un interrogativo, che nessuna moviola riusci­rà a dissipare. Lo spunto ar­riva da San Siro, il Milan in­cassa un rigore (decisivo) per un fallo avvenuto fuori area. Solo un esempio, tanto per capirci. Dal particolare al generale: l’impressione (forte anche la passata sta­gione) è che le grandi goda­no ancora di una benevolen­za che le altre si sognano. Già, l'interrogativo: l'avreb­bero dato, quel rigore, al Chievo? Alt, nessuno vuole colpevolizzare i rossoneri. Anche perché, il Milan, un penalty sacrosanto l'avrebbe dovu­to avere, nella ripresa. Collina martedì scor­so era stato categorico sulla 'sudditanza psi­cologica' («Inaccettabile sentir dire che un arbitro scende in campo per danneggiare una o l'altra squadra»). Però che qualcosa non vada come lui auspica, è evidente. Que­sto, l'ennesimo problema, che ha anche un umano risvolto psicologico. Ma tutto ha una genesi precisa, certificata dallo stesso desi­gnatore con la doppia designazione di Rocchi (arbitro di talento, bene ieri sera nel derby) per le due partite più importanti di questa giornata. La classe arbitrale italiana, per er­rori di ieri (soprattutto) e di oggi, non è all’al­tezza.
BRIGHI (Atalanta-Napoli): Valdes-rigore, Manfredini-rossoDisastro-Brighi (c’è chi lo voleva addirittura internazionale). Scarsa lucidità, compensa errori con errori, inflessibile con Zalayeta, permissivo con Doni (che gli urla di tutto in faccia) e Manfredini (che poi segnerà il gol decisivo). Andiamo con ordine. Ferreira Pin­to su Gargano a palla lontana: ci stava il gial­lo, nulla. Ripresa: al 12' Zalayeta ferma Doni, ok il giallo. Pignola (visto il metro) la secon­da ammonizione, per intervento su Talamon­ti. Al 25' concede il rigore al Napoli per un in­tervento di Manfredini su Lavezzi. L'errore: il pallone cambia direzione (qui doveva veni­re almeno un dubbio), a toccarlo è sì Lavez­zi, ma anche Manfredini. Un episodio che scatena l'ira degli atalantini, Doni urla all’ar­bitro di tutto ( «Uno schifo» tanto per citare). Dieci minuti dopo, Maggio aggancia da terra (destro sul destro) Valdes, che magari accen­tua un po', ma anche qui era rigore. Brighi fa segno di proseguire, a centrocampo Lavezzi viene trattenuto e placcato da dietro da Man­fredini (già ammonito): un giallo da casistica, l'ennesimo che resta nel taschino dell’arbi­tro. E ancora Doni, per protesta, dà un cazzot­to al pallone in segno di dispregio.
GAVA (Cagliari-Fiorentina): Su Cossu e Gila falli da rigore Gava non sembra lucidissimo. Ci può stare il penalty dato al Cagliari, anche se non è cla­moroso: Gamberini, scavalcato, allarga il braccio sinistro per bloccare Acquafresca, la punta rossoblù va giù (con disinvoltura). Pu­giotto ferma Fini lanciato da Jeda in contro­piede per un off side inesistente: ci sono al­meno due metri fra lui e Gamberini, la Fifa e l'Uefa non direbbero «Pazienza» . Intervento di Almiron su Cossu in scivolata in area vio­la, il Cagliari chiede un altro penalty: non per la mano (destra) di Almiron (involontaria, vi­sto che il pallone gli sbatte sul petto) ma per l'intervento a gamba tesa alta su Cossu. Ana­loga richiesta fa la Fiorentina, anche qui non a torto: Matheu spinge da dietro Gilardino, che finisce giù e viene ammonito per simula­zione. Incredibile.
GERVASONI (Catania-Torino): Terlizzi-Colombo, che dubbio! Gervasoni (che con i rigori ci litiga dallo scor­so anno, ricordate Inter-Parma?) dà al Tori­no un penalty molto, molto dubbio: Colombo in area, si allunga il pallone e, quando arriva Terlizzi (prima del successivo contatto), è già in caduta, trascinando la gamba destra.
DE MARCO (Milan-Chievo): Malagò-Kakà, quello era penalty Ronaldinho serve Kakà che sta tagliando, fuori area il destro di Bentivoglio viene in contatto con il destro del brasiliano, che poi cade in area: non era rigore. Punizione di Ro­naldinho, Bentivoglio in barriera (dentro l’area) devia con il gomito, il dubbio è sulla volontarietà. Ignorato un fallo di Mandelli su Dinho (fuori area, ma sempre fallo è). Inza­ghi e Mantovani si tengono in area gialloblù, De Marco fa proseguire. Clamoroso e scola­stico l'errore del guardalinee Pirondini: fer­ma Pato lanciato da Seedorf per un off side che non può esserci, visto che il baby brasi­liano è nella sua metà campo. Da rigore (que­sto sì) la trattenuta di Malagò su Kakà.
TREFOLONI (Sampdoria-Lecce): Su Ardito ci stava un rigore Ardito salta nell'area piccola blucerchiata, Padalino arriva da dietro sulla schiena e lo butta giù: era rigore. Tiro di Caserta, il pallo­ne arriva sul braccio destro di Tiribocchi che, però, è attaccato al corpo, visto che la punta si sta girando per proteggersi. Involontario.
VALERI (Siena-Bologna): Non c’era il penalty al Siena Maccarone chiede un rigore al 24' per un fal­lo di Moras: normale contatto di gioco. Netto il penalty assegnato al Bologna (Del Grosso su Marchini), che andava ripetuto (troppa gente in area). Non c’era il penalty concesso al Siena: Lanna si appoggia su Calaiò che va giù senza però subire fallo.
MAZZOLENI (Udinese-Reggina): Pepe off side, ok annullare Quagliarella a forbice su Valdez: rischio ros­so. Ok annullare il gol di Domizzi (dopo la re­spinta del portiere amaranto): quando Qua­gliarella calcia la punizione, Pepe (che devia verso Campagnolo) è in off side.

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D'Agostino e Maggio fra i convocati

L'attesa novità è D'Agostino che sarà tra i convocati di Lippi per l'amichevole dell'Italia di mercoledì ad Atene contro la Grecia. Fuori invece Del Piero, come annunciato d'altronde dallo stesso ct. Tornano Toni, Camoranesi e Iaquinta, ancora indisponibili invece i vari infortunati Buffon, Di Natale, Pirlo e Aquilani, ai quali si è aggiunto Zambrotta. Convocato anche Maggio del Napoli.
Ecco la lista:
PORTIERI: Curci (Siena), De Sanctis (Galatasaray);
DIFENSORI: Bonera (Milan), F. Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Dossena (Liverpool), Gamberini (Fiorentina), Grosso (Lione), Legrottaglie (Juventus);
CENTROCAMPISTI: Camoranesi (Juventus), D'Agostino (Udinese), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Maggio (Napoli), Montolivo (Fiorentina), Perrotta (Roma);
ATTACCANTI: Gilardino (Fiorentina), Iaquinta (Juventus), Pepe (Udinese), Quagliarella (Udinese), G. Rossi (Villarreal), Toni (Bayern Monaco).

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IL CITY CHIAMA MOURINHO


Maxi offerta del Manchester City per Jose Mourinho: il club di Premier League è pronto ad offrire un contratto di oltre 18 milioni di euro all'anno al tecnico dell'Inter. Secondo il 'Sun', lo Special One è il favorito per la successione del gallese Mark Hughes, che nonostante le rassicurazioni della dirigenza continua ad essere a rischio esonero. La trattativa, per quanto complicata, non pare impossibile se è vero - come scrive il tabloid britannico - che ci sono già stati contatti tra le parti e le prime reazioni sarebbero state positive. Acquistato da un consorzio di Abu Dhabi il City è diventato all'improvviso uno dei club più ricchi al mondo, capace di strappare a suon di milioni di euro il fantasista brasiliano Robinho al Chelsea. La strategia per arrivare a Mourinho è iniziata almeno cinque settimane fa, ma non dovrebbe concretizzarsi prima del termine dell'attuale stagione. Il Sun sottolinea anche il difficile ambientamento del portoghese in Italia, alle prese con «l'ostilità dei media» e «la mancanza di passione dei tifosi». Lo stesso tecnico portoghese d'altronde non ha mai nascosto il suo desiderio di tornare ad allenare in Premier League: un sogno che tra qualche mese potrebbe avverarsi.

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nuovo contratto per C. Ronaldo


Nuovo contratto all'orizzonte per Cristiano Ronaldo: il Manchester United è pronto ad un sostanzioso adeguamento se il portoghese abbandonerà l'idea di trasferirsi al Real Madrid. Dopo un'estate con le valigie in mano, il 23/enne lusitano è rimasto all'Old Trafford e ora che ha recuperato dall'infortunio alla caviglia è tornato protagonista dei Red Devils, con sette gol in 13 presenze. Una risposta a chi lo accusava di giocare senza motivazioni che ha convinto lo United - scrive oggi il Sun - ad avviare una trattativa con il suo procuratore, Jorge Mendes. Ronaldo, sotto contratto fino al 2012 con il Manchester United, guadagna oltre 6,5 milioni di euro all'anno.

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passione West Ham per Obama


Non c'è solo il basket ma anche il calcio tra le passioni sportive di Barak Obama. Il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti tifa per la squadra inglese del West Ham allenata dal tecnico italiano Gianfranco Zola e nella sua prossima visita a Londra potrebbe recarsi all'Upton Park per vedere gli Hammers all'opera. A rivelarlo è il quotidiano inglese 'The Sun', che nell'edizione odierna parla di un invito da parte del club londinese diretto al prossimo inquilino della Casa Bianca per vedere una partita di Di Michele e compagni.

LA FELICITÀ DI ZOLA - Obama - spiega il quotidiano inglese - è diventato tifoso del West Ham per merito della sua sorellastra, Auma, che vive nel Kent e lo stesso Zola ha detto di sperare in una visita di Obama all'Upton Park, lo stadio dove giocano gli Hammers a Londra. «Sarebbe un vero piacere - ha ammesso l'ex fantasista della nazionale italiana e del Napoli - Se vuole venire a vedere una delle nostre partite saremmo felicissimi di averlo come tifoso. Penso però - ha aggiunto Zola - che per un pò di tempo sarà molto impegnato».

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Arbitri decima giornata

Sarà Rocchi di Firenze ad arbitrare domenica sera Milan-Napoli, posticipo della decima giornata di serie A. L'anticipo serale Juve-Roma è stato invece affidato a Rizzoli di Bologna, mentre De Marco di Chiavari dirigerà l'altro anticipo, Reggina-Inter. Udinese-Genoa a Tagliavento di Terni.
Questo il programma, con gli arbitri e gli assistenti, della decima giornata di serie A
SABATO Reggina-Inter (ore 18): De Marco di Chiavari (Di Liberatore-Alessandroni; IV Stefanini) Juventus-Roma (ore 20.30): Rizzoli di Bologna (Romagnoli-Stefani; IV Damato)
DOMENICA Atalanta-Lecce: Marelli di Como (Barbirati-P. Bernardoni; IV Brighi) Cagliari-Bologna: Giannoccaro di Lecce (Iannello-C. Costa; IV Tozzi) Lazio-Catania: Gava di Conegliano (Altomare-G. Rubino; IV Calvarese) Palermo-Chievo: Mazzoleni di Bergamo (Perri-Ciancaleoni; IV Valeri) Sampdoria-Torino: N. Ayroldi di Molfetta (Manganelli-Chiocchi; IV Banti) Siena-Fiorentina: Farina di Novi Ligure (Lanciani-De Santis; IV Romeo) Udinese-Genoa: Tagliavento di Terni (S. Ayroldi-Lanciano; IV Peruzzo) Milan-Napoli (ore 20.30): Rocchi di Firenze (Calcagno-Griselli; IV Pierpaoli).

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Beckham al Milan dal 7 Gennaio

David Beckham è ufficialmente un giocatore del Milan: dopo un lungo incontro nella sede rossonera con i legali del giocatore, Adriano Galliani ha raggiunto l'accordo tanto atteso. Il fuoriclasse inglese sarà un tesserato rossonero dal 7 gennaio del 2009.IL COMUNICATO - «L'A.C. Milan comunica l'arrivo in prestito nella squadra rossonera del calciatore David Beckham - si legge sul sito del club rossonero - Accordo raggiunto e ufficiale: il campione inglese sarà rossonero a partire dal 7 Gennaio 2009, giorno di apertura delle liste». L'INTESA - «Il contratto è da scrivere ma l'accordo è raggiunto, David Bechkam sarà in prestito al Milan dal 7 gennaio fino all'inizio della Major League Soccer, quindi per circa due mesi e mezzo-tre mesi». Lo ha detto l'ad del Milan Adriano Galliani, confermando l'intesa con il campione inglese in forza ai Los Angeles Galaxy. Ci sono possibilità che Bechkam resti definitivamente a Milano? «L'ipotesi non è praticabile perchè lui ha un contratto con i Galaxy, la società vuole che resti a Los Angeles e lui lì sta bene. In più ha una miriade di contratti pubblicitari». Bechkam potrebbe essere a Milano per le visite mediche il 20 dicembre e l'indomani essere presentato al pubblico in occasione di Milan-Udinese per poi unirsi alla squadra in partenza, il 29 dicembre, per Dubai, dove parteciperà alla preparazione e all' amichevole nelle vesti però di giocatore del Galaxy

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ARBITRI NONA GIORNATA

Queste le terne arbitrali che dirigeranno le gare della 9/a giornata della serie A, in programma dopodomani alle 20,30:
Bologna-Juventus: Trefoloni di Siena (Pirondini-Maggiani, Candussio). Catania-Udinese: Banti di Livorno (Carrer-Carretta, Baracani). Chievo-Lazio: Bergonzi di Genova (Griselli-Calcagno, Rizzoli). Fiorentina-Inter: Rosetti di Torino (Lanciano-Ayroldi, Girardi). Genoa-Cagliari: Valeri di Roma (Bagnoli-Di Fiore, Pinzani). Lecce-Palermo: Tommasi di Bassano del Grappa (Ponziani-Italiani, Ciampi). Milan-Siena: Celi di Campobasso (Petrella-De Luca, Gava). Napoli-Reggina: Gervasoni di Mantova (Nicoletti-Romagnoli, Farina). Roma-Sampdoria: Tagliavento di Terni (Copelli-Stagnoli, Giannoccaro). Torino-Atalanta: De Marco Chiavari (Masotti-Bernardoni M., Saccani).

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Logo Finale Champions a Roma

La Champions League in primo piano. Sullo sfondo rosso, invece, il Colosseo. Ecco il logo della finale di Roma del 27 maggio 2009, presentato in Campidoglio. Sotto la coppa una corona d'alloro, in mezzo MMIX, 2009 in numeri romani. Sopra invece la frase «Hail the Champions» («Ave Champions») e poi la scritta Roma, finale 2009.

LA PRESENTAZIONE - Presentato nella Sala Giuglio Cesare in Campidoglio il Logo della finale di Champions League 2009 che si disputerà il 27 maggio allo Stadio Olimpico. Gli elementi distintivi del logo sono la Corona d'alloro, simbolo classico da sempre associato alla vittoria, e un Colosseo stilizzato che fa da sfondo alla Coppa dalle grandi orecchie. Questa sera il Logo sarà proiettato al Colosseo (Arco di Costantino) a partire dalle 18:30 e fino a mezzanotte per presentarlo a tutta la città.

- Demetrio Albertini, presidente della Figic e a capo del Comitato organizzatore dell'evento ha affermato: «La finale di Champions League è un'opportunità unica per valorizzare al meglio la città più bella del mondo. Nostro obiettivo è organizzare la finale più bella che si sia mai vista. L'augurio è per le quattro italiane affinché due di loro possano scendere in campo il prossimo 27 maggio». Il sindaco Alemanno ha sottolineato che la finale di Champions si inserisce in un calendario di grandi eventi che cominceranno con i Mondiali di nuoto nel 2009 e potrebbero continuare con i mondiali di basket del 2014 qualora Roma venga scelta come città organizzatrice. Il Logo presenta i simboli di Roma e l'auspicio per la finale è che la capitale d'Italia proietti un'immagine chiara e trasparente del calcio italiano. Il presidente Abete, infine, ha rinnovato l'augurio alle squadre italiane affinché siano protagoniste di questo evento.

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Arbitri ottava giornata

Sarà Rocchi di Firenze ad arbitrare il derby tra Juventus e Torino, anticipo serale dell'ottava giornata di serie A. Domenica, invece, Inter-Genoa è stata affidata a Orsato di Schio, mentre per Lazio-Napoli è stato designato Banti di Livorno. Udinese-Roma a Saccani di Mantova, Atalanta-Milan a Farina di Novi Ligure. Infine, posticipo Palermo-Fiorentina: sarà diretto da Morganti di Ascoli Piceno.
IL PROGRAMMA SABATO
Siena-Catania (ore 18): Stefanini di Prato (Liberti-Viazzi; IV Tagliavento)Juventus-Torino (ore 20.30): Rocchi di Firenze (Stagnoli-Copelli; IV De Marco)DOMENICA
Atalanta-Milan: Farina di Novi Ligure (Maggiani-Pirondini; IV Bergonzi)Cagliari-Chievo: Brighi di Cesena (Toscano-Conca; IV Tozzi)Inter-Genoa: Orsato di Schio (Pugiotto-Cariolato; IV Marelli)Lazio-Napoli: Banti di Livorno (Faverani-Stefani; IV Pierpaoli)Reggina-Lecce: Russo di Nola (R. Bianchi-Vicinanza; IV Valeri)Sampdoria-Bologna: Celi di Campobasso (P. Costa-Musolino; IV Rosetti)Udinese-Roma: Saccani di Mantova (Rossomando-D'Agostini; IV Gervasoni)Palermo-Fiorentina (ore 20.30): Morganti di Ascoli Piceno (Alessandroni-Di Liberatore; IV Cavarretta)

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VINTI I 100 MILIONI

È stato vinto a Catania il 6 da 100 milioni di euro. Si tratta della vincita più alta nella storia del Superenalotto e in assoluto nei giochi in Italia. La combinazione multimilionaria giocata è stata realizzata nel punto vendita "Giunti" in via Mario Rapisarda. La ricevitoria si trova in un quartiere popolare vicino alla chiesa della Sacra Famiglia, nella periferia di Catania, davanti ad essa ci sono ragazzini che sfrecciano sui motorini sventolando le bandiere rossoazzurre della squadra di calcio, automobilisti che suonano i clacson, gente che stappa bottiglie di spumante e beve in strada abbracciandosi e ballando per la gioia. I due punti luce della tabaccheria, che dà sui numeri civici 422 e 424, illuminano la strada piena di gente in festa. Scene simili si sono viste appena domenica scorsa quando il Catania ha vinto il derby di calcio con il Palermo. Non è la prima volta che Catania regala vincite miliardarie. Il 13 marzo del 1999 nel rione San Giorgio 33 giocatori vinsero con il '6' 52 miliardi e 331.306.636, allora la quarta vincita in Europa. Insieme al 6 da 100 milioni vinto a Catania è stato azzeccato anche un 5+ da oltre 3.757.000 giocato a Milano alla Caffetteria 2000 di via Varesina, 37
NUMERI VINCENTI E QUOTE- Questa la combinazione vincente del concorso odierno (n. 128) del Superenalotto: 7 - 20 - 21 - 74 - 75 - 81. Jolly: 33. Superstar: 10. Queste le quote del concorso Superenalotto (n.128) di oggi: MONTEPREMI DI CONCORSO: 18.785.996,27 euro. TOTALE MONTEPREMI: 115.784.994,31 euro.
QUOTE SUPERENALOTTO: Al vincitore con punti 6 100.756.197,30 euro Al vincitore con punti 5+ 3.757.199,25 euro Ai 77 vincitori con punti 5 36.596,10 euro. Ai 8.417 vincitori con punti 4 334,78 euro. Ai 329.577 vincitori con punti 3 17,10 euro.
QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 26 vincitori con 4 33.478,00 euro. Ai 1.363 vincitori con 3 1.710,00 euro. Ai 19.340 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 122.285 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 258.536 vincitori con 0 5,00 euro. Per il prossimo concorso il jackpot a disposizione per il 6 è di 20.000.000 euro.IL TITOLARE DELLA RIVENDITA: «SPERO MI PENSI» - «Non so chi ha vinto, ma spero tanto che si ricordi di noi». Lo dice Domenico Giunta, 53 anni, titolare della ricevitoria di Catania dove è stata effettuata la giocata del Superenalotto da 100 milioni di euro, commentando entusiasta la notizia. «Non so che tipo di sistema o di giocata sia quella vincente - spiega il titolare della rivendita di tabacchi, che gestisce da 14 anni - perché non posso aprire il negozio per problemi di sicurezza. C'è troppa gente». Nella zona, infatti, ci sono caroselli di auto e centinaia di persone che si accalcano alla ricerca di notizie urlando di gioia. «Nelle ultime settimane - rivela Giunta - abbiamo raddoppiato il numero delle giocate, anche dei ragazzini hanno comprato delle schede. Ha giocato così tanta gente che è impossibile dire chi è il vincitore, ma spero tanto che questo si ricordi di noi e che gli abbiamo portato fortuna».
IL SINDACO: «SPERO ABBIANO VINTO IN TANTI» - «Sono soddisfatto per Catania e spero che rappresenti un segnale positivo per la città». Lo dice il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, commentando la vincita da 100 milioni di euro realizzata al Superenalotto. «Mi auguro che si tratti di una vincita effettuata da più giocatori - aggiunge - e che provengano dai quartieri più poveri. Spero chi ha vinto, così come avviene in altri paesi, come negli Usa, senta il dovere morale di fare qualcosa per la comunità».
LA VINCITA VA INCASSATA A MILANO - Come incassare il maxipremio da 100 milioni di euro? È questa la domanda che si sta ponendo chi ha vinto il jackpot record del Superenalotto, prima tra le "preoccupazioni" di tipo burocratico-bancario che da adesso in poi assilleranno il nuovo milionario. È il sito ufficiale Sisal a dare la risposta formale: "per vincite di importo complessivo superiore a 52 mila euro" si deve "inoltrare la scheda vincente all'ufficio premi della Direzione Generale, Via Alessio di Tocqueville, 13 - 20154 Milano che effettuerà il pagamento dal 61/mo giorno dalla data di effettuazione del concorso a quota definitiva più gli interessi in conformità al decreto del Ministro delle Finanze del 24 aprile 98 al netto di spese".
GLI INTERESSI - Il Superenalotto, infatti, è l'unico concorso in Italia a pagare gli interessi sulla vincita. Gli interessi vengono calcolati dal momento della consegna dello scontrino vincente al momento della riscossione vera e propria (circa 2 mesi), in conformità al decreto del delle Finanze: non si tratta di una somma da poco, ma di un ulteriore introito a 6 cifre. Da calcoli effettuati dagli specialisti di Agipronews, la somma potrebbe essere di circa 200 mila euro.
TRE MILIONI AL NOTAIO - Ma il punto rimane come incassare la somma, come portare la schedina allo sportello. Se non si ha il coraggio di andare di persona, l'agenzia specializzata Agicos consiglia di rivolgersi ad un notaio. Specialmente se si vuole rimanere nel completo anonimato. È vero che la vincita del Superenalotto è esentasse in quanto la "trattenuta" viene alla fonte (circa metà di quanto giocato va in tasse e solo il 38% va in montepremi, con il 4% al rivenditore e l'8% alla Sisal). Ma è meglio non avere troppa pubblicità con 100 milioni nel "portafoglio". La scelta del notaio, allora, dovrà essere oculata: meglio se "importante" e quindi abituato ad avere a che fare con cifre di tutto rilievo come sono appunto 100 milioni di euro. Ma attenzione: il notaio potrà richiedere al fortunato vincitore una parcella, che secondo gli esperti può arrivare fino al 2/3% della somma, in pratica fino a 3 milioni di euro. Ma vista l'ammontare, la "consulenza" potrebbe costare molto meno.

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E' GIA BECKHAM MANIA


già scoppiata una vera e propria Beckham-mania. Fin dalle prime ore di questa mattina i centralini della sede di Via Turati e il sito rossonero sono stati presi d’assalto dai tifosi del Milan, non solo quelli italiani ma anche quelli sparsi in Europa e in tutto il mondo. Tutti vogliono sapere quando e come Beckham arriverà al Milan. La prossima settimana sarà decisiva per capire quali possibilità ci sono veramente e, soprattutto, quando il giocatore si aggregherà alla comitiva rossonera.



David Beckham giocherà nel Milan da gennaio. Era già stata ventilata l'ipotesi che lo Spice Boy, 33 anni a maggio, potesse arrivare in rossonero, ora la notizia è certa: una nuova star arricchirà lo spogliatoio della squadra di Ancelotti (nella foto il montaggio pubblicato dal Daily Mirror). La conferma direttamente da Adriano Galliani, in partenza per Groningen insieme con la squadra per la trasferta di Uefa, Ecco le sue dichiarazioni pubblicate sul sito ufficiale rossonero: «Sì, lo vogliamo, credo proprio che arriverà. Resterà qui al Milan in prestito per qualche mese, ne stiamo parlando con il suo agente. Beckham ha scelto il Milan. La nostra squadra è ultracompetitiva e resterà così com'è, ma Beckham è qualcosa di diverso e di intrigante. Il Milan non fa la raccolta delle figurine, il Milan è invece molto orgoglioso della politica che sta facendo. Siamo l'unico club in controtendenza: la gente va allo stadio a vedere il Milan. Non è un caso se 65.000 persone vanno a vedere Milan-Sampdoria. Se i 65.000 vanno allo stadio vuol dire che il Milan è un prodotto che piace. Rispetto a questi 65.000, Beckham ne porterà uno in più di tifoso piuttosto che uno in meno». ANCELOTTI FELICE - «Per me sarà un piacere - ha dichiarato il tecnico rossonero - Beckham è un atleta serio, un grande professionista. Se sarà disponibile per quattro mesi con noi ne saremo molto contenti. Se diventerà disponibile per il Milan, lo sarà evidentemente sia in Italia che in Europa».

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ANCORA NESSUN 6

Nessun 6, nè 5+ al concorso odierno del Superenalotto (n. 127). Il 5 realizzati sono 59 e vincono ognuno 44.439,16. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale al record di 100 mln di euro.
Questa la combinazione vincente: 4 - 47 - 76 - 78 - 81 - 86. Jolly: 6. Superstar: 49
LE QUOTE - Queste le quote del concorso Superenalotto (n.127) di oggi:
MONTEPREMI DI CONCORSO: 17.479.400,96 euroTOTALE MONTEPREMI: 109 234.578.70 euro
QUOTE SUPERENALOTTO: Nessun vincitore con punti 6. Nessun vincitore con punti 5+. Ai 59 vincitori con punti 5 44.439,16 euro. Ai 6.488 vincitori con punti 4 404,11 euro. Ai 252.759 vincitori con punti 3 20,74 euro.
QUOTE SUPERSTAR: Nessun vincitore con 5. Ai 17 vincitori con 4 40.411,00 euro. Ai 902 vincitori con 3 2.074,00 euro. Ai 15.279 vincitori con 2 100,00 euro. Ai 107.223 vincitori con 1 10,00 euro. Ai 250.199 vincitori con 0 5,00 euro. Per il prossimo concorso il jackpot a disposizione per il 6 è di 100.000.000 euro.
JACKPOT ASTRONOMICO - Il 6 non vuole proprio uscire, nonostante continui la pioggia di euro puntati sul Superenalotto che oramai ha un jackpot veramente da sogno, con una somma di quasi 100 milioni di euro. Anche se non si è superato il record di combinazioni giocate di sabato scorso (erano stati pari a 101.554.423) anche oggi si sono superati i 100 milioni di colonne, dato molto alto se si considera che storicamente la giocata del fine settimana è più consistente di quella dei concorsi infrasettimanali. Per fare una raffronto con martedì della scorsa settimana, le combinazioni giocate sono aumentate di 21 milioni. Oggi, inoltre non sono stati realizzate neanche vincite con 5+, contribuendo così ad aumentare ulteriormente il jackpot del concorso giochi più ricco del mondo, con il 6 che manca all'appello da quasi sei mesi, per un totale di 76 concorsi. La cifra astronomica per il 6 distanzia di quasi 30 milioni il vecchio record del Superenalotto, "appena" 71,7 milioni vinto a Milano nel 2005. L'ULTIMO SEI - L'ultimo sei è uscito nel concorso numero 51 del 26 aprile 2008, quando a Pavone Canavese, in provincia di Torino, furono vinti 40,6 milioni di euro.
GIOVEDÌ SI RITENTA LA FORTUNA - Occhi puntati sul concorso numero 128 di giovedì, quindi, quando si vedrà se la "febbre" continua a salire con un ulteriore aumento delle combinazioni giocate. Chissà se anche i giocatori stranieri che hanno varcato la "frontiera" per venire a tentare la fortuna ripeteranno anche dopodomani il loro percorso

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Sabato ancora senza "6". Combinazioni oltre quota 100 milioni e nessuna di queste ha realizzato l'ineffabile sestina. Il montepremi nel frattempo continua a salire, toccando quota 94 milioni e 800mila euro, avvicinandosi con estrema rapidità verso l'incredibile quota di 100 milioni. In compenso, nell'estrazione di sabato, sono stati realizzati tre "5+1" (cinque numeri della combinazione più il numero jolly), che hanno garantito alle tre fortunate schedine la somma di 1.172.885 euro: le vincite si sono avute una nel Lazio, ad Anzio, e le altre due in Emilia Romagna, a Novi di Modena e a Rimini, quest'ultima, secondo indiscrezioni, conquistata da un gruppo di giocatori (22) di calcio della squadra romagnola, che avrebbero giocato un maxisistema insieme ad un massaggiatore e ad un magazziniere.
SUPERPREMIO PIÙ ALTO DEL MONDO - Ma le vincite non si avvicinano neanche lontanamente al jackpot, che diventa sempre più un "superpremio". Il più alto del mondo, e che manca all'appello da quasi sei mesi (fine aprile scorso), per un totale di 75 concorsi. Occhi puntati dunque sul concorso numero 127 di questa sera, quando le combinazioni giocate potrebbero superare di gran lunga il record di sabato. Anche i turisti stranieri non rinunciano a tentare la fortuna al Superenalotto. Alcuni (francesi, svizzeri e austriaci) vengono addirittura di proposito in Italia per tentare la fortuna, altri approfittano di qualche giorno di vacanza per provare a cambiarsi la vita. Ma non solo gente comune tenta la fortuna. Da quello che si è appreso, il jackpot multimilionario sarebbe oggetto del desiderio anche di Paris Hilton, l'ereditiera più famosa del mondo, che da questa estate sta continuando ad "investire" sui sei numeri vincenti della Sisal: «Che male c'è? Non è un reato voler vincere altri milioni!» avrebbe detto. Anche Dasha Zhukova, fidanzata del patron del Chelsea Roman Abramovich, avrebbe fatto acquistare 1.500 biglietti del Superenalotto, allettata dalla vincita milionaria. Indiscrezioni. O forse no.
GIOCATA SUPER AD AVEZZANO - Intanto ieri è stato realizzato un sistema tra i più costosi, sviluppati fino ad oggi in Italia, per cercare di centrare il Sei al Superenalotto. La totoricevitoria Favalli di Avezzano, in via Roma, infatti, ha approntato un maxisistema dal costo di 30.000 euro suddiviso in 1.200 quote dal costo unitario di 22 euro circa. In caso di vittoria ogni vincitore incasserebbe circa 110 mila euro. Per la prima volta, inoltre, in caso di vittoria, si potranno conoscere i nomi dei fortunati. Il titolare, infatti, per vendere una delle tantissime quote, chiederà di conoscere il nome di chi acquista il tagliando perché dovrà impegnarsi, sempre in caso in cui si centrasse il Sei, a versare una parte della vincita per donare in beneficenza 100 mila euro. La totoricevitoria Favaro ha realizzato, in passato, numerose ed importanti vincite al totocalcio e al superenalotto.
FOLLI GIOCATE - Con i 67,5 milioni di euro spesi sabato sera, ammonta a 347 milioni di euro la raccolta SuperEnalotto nei primi otto concorsi di ottobre. In media, riferisce l'agenzia specializzata Agipronews, da inizio ottobre, gli italiani hanno speso 43 milioni di euro per ogni concorso. Se si considera la raccolta media dei primi nove mesi del 2008, pari a 162 milioni di euro, ottobre - osserva l'agenzia Agicos - ha registrato il 114,5% di giocate in più. Con i 94,8 milioni di euro in palio per il 6 per la prossima estrazione di domani, il Superenalotto continua ad avere il premio più alto al mondo.

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I CANDIDATI AL PALLONE D'ORO

PALLONE D'ORO
Ci sono solo due italiani tra i trenta candidati al Pallone d'Oro: Buffon e Toni. La nostra serie A è rappresentata anche da Ibrahimovic e dal detentore del trofeo Kakà. Undici giocatori a testa selezionati per Premier League e Liga: la sfida tra Cristiano Ronaldo (trionfatore col Manchester in Premiership e Champions League) e Messi (medaglia d'oro con l'Argentina alle Olimpiadi) è anche una sfida tra campionati. Con tanti spagnoli, primo tra tutti Fernando Torres, pronti ad inserirsi vista la vittoria della Spagna all'Europeo. Oltre al portiere della Juve anche Casillas e Van der Sar mentre Vidic, Pepe e Sergio Ramos sono i tre difensori inseriti nella lista. Ci sono Van Der Vaart e Aguero, spuntano dall'Est Zhirkov e Arshavin (l'attaccante trionfatore con lo Zenit in coppa Uefa e Supercoppa Europea, entrambi protagonisti con la Russia), non c'è Ronaldinho e neanche Cannavaro.

I 30 PAPABILI - Ecco la lista dei 30 giocatori che si contenderanno il Pallone d'Oro, divisi per campionato:

INGHILTERRA - Adebayor (Togo, Arsenal), Ballack (Germania, Chelsea), Cristiano Ronaldo (Portogallo, Manchester United), Drogba (Costa d'Avorio, Chelsea), Fabregas (Spagna, Arsenal), Gerrard (Inghilterra, Liverpool), Lampard (Inghilterra, Chelsea), Torres (Spagna, Liverpool), Rooney (Inghilterra, Manchester United), Van Der Sar (Olanda, Manchester United), Vidic (Serbia, Manchester United)
SPAGNA - Casillas (Spagna, Real Madrid), Aguero (Argentina, Atletico Madrid), Messi (Argentina, Barcellona), Eto'o (Camerun, Barcellona), Pepe (Portogallo, Real Madrid), Sergio Ramos (Spagna, Real Madrid), Senna (Spagna, Villarreal), Villa (Spagna, Valencia), Xavi (Spagna, Barcellona), Van Der Vaart (Olanda, Real Madrid), Van Nistelrooy (Olanda, Real Madrid)
ITALIA - Buffon (Italia, Juventus), Ibrahimovic (Svezia, Inter), Kakà (Brasile, Milan),
GERMANIA - Ribery (Francia, Bayern Monaco), Toni (Italia, Bayern Monaco)FRANCIA - Benzema (Francia, Lione)
RUSSIA - Arshavin (Russia, Zenit San Pietroburgo), Zhirkov (Russia, CSKA Mosca)

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Designazioni

RIZZOLI PER ROMA - INTER
Fiorentina-Reggina (ore 18): Orsato di Schio (Altomare-G. Rubino; IV Tommasi)Napoli-Juventus (ore 20.30): Saccani di Mantova (S. Ayroldi-Lanciano; IV Celi)

Bologna-Lazio: Tagliavento di Terni (Lanciani-De Santis; IV Pinzani)Catania-Palermo (senza tifosi ospiti): Rocchi di Firenze (Niccolai-Papi; IV Girardi)Chievo-Atalanta: Valeri di Roma (De Luca-Petrella; IV Candussio)Genoa-Siena: N. Ayroldi di Molfetta (Ferrandini-Galloni; IV Stefanini)Lecce-Udinese: Gervasoni di Mantova (Romagnoli-Nicoletti; IV Gava)Milan-Sampdoria: Damato di Barletta (Grilli-Giachero; IV Mazzoleni)Torino-Cagliari: Banti di Livorno (D'Agostini-Rossomando; IV Ciampi)Roma-Inter (ore 20.30): Rizzoli di Bologna (Calcagno-Griselli; IV Morganti

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NESSUN 6

Nessun 6, ma due 5+ da oltre 1,4 mln di euro ciascuno al concorso odierno del Superenalotto (n. 125). I due premi sono stati vinti a Cagliari e in provincia di Milano a Pioltello. Il 5 realizzati sono 49 e vincono ognuno 43.565,53. Il jackpot per la prossima estrazione del 6 sale al record di 91,3 mln di euro.

Ottobre segna virtualmente il nuovo record di raccolta del 2008: in sei estrazioni (senza quella di oggi) sono stati raggiunti, gli stessi livelli di incassi di settembre, che già aveva segnato un +47,4% sulla media dell'anno. Nel dettaglio il mese passato ha raccolto 226,9 milioni di euro, ottobre invece al momento è a quota 225,3. Oggi il volume di giocate si è assestato su livelli appena superiori all'estrazione passata, portando la raccolta del mese intorno ai 270 milioni.

È uscito nel concorso numero 51 del 26 aprile 2008, quando a Pavone Canavese, in provincia di Torino, furono vinti 40,6 milioni di euro. Occhi puntati sul concorso numero 126 di sabato, quindi, quando si vedrà se la "febbre" continua a salire con un ulteriore aumento delle combinazioni giocate. Anche perchè proprio il concorso di fine settimana è quello che tradizionalmente raccoglie il maggior numero di giocate.

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BULGARIA-ITALIA 1-1 Bulgaria (4-1-4-1): Ivankov; Milanov, Iliev, Tunchev, Wagner (36' pt Ivanov); S. Petrov; Dimitrov, Yankov, Georgiev, M. Petrov (45' st Popov); Berbatov. A disp. Petkov, Kotev, Manolev, Lazarov, Gorgorov. Ct. Markov Italia (4-3-3): Amelia; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Dossena; Gattuso, De Rossi, Montolivo (23' st Perrotta); Pepe, Gilardino (28' st Toni), Di Natale (23' st Rossi). A disp. De Sanctis, Bonera, Gamberini, Aquilani. Ct. Lippi Arbitro: Lannoy (Fra) Note: ammoniti Chiellini, De Rossi, Toni. Recupero 2' pt, 3' st. Spettatori 43.000 circa.


LA PARTITA
Solo un pareggio a Sofia, con un'Italia che non brilla e che regala poche emozioni. Ma il punto conquistato in Bulgaria non solo soddisfa Lippi perché arrivato forse nella trasferta più temibile, ma consente anche agli azzurri di restare al primo posto del gruppo 8 di qualificazione ai Mondiali 2010 con 7 punti, tre di vantaggio sull'Irlanda del Trap. La giovane Italia comunque fa ben sperare per il futuro, soprattutto per l'atteggiamento che ha messo in campo. I nuovi hanno dimostrato essere all'altezza della situazione e Lippi può consolarsi con la personalità dimostrata dai suoi, vecchi e giovani, ma anche per aver allungato a 29 partite la sua striscia positiva sulla panchina azzurra (17 vittorie e 12 pareggi), a un passo da Pozzo, che rimase senza perdere per 30 gare consecutive.
Prima della partita c'è stata un po' di tensione allo stadio Levski. A provocare disordini, prima che intervenisse la polizia bulgara, sono stati un centinaio di tifosi italiani che, una volta entrati nel settore a loro riservato, ha provato ad aggredire i tifosi bulgari. In campo va l'Italia annunciata, con Chiellini preferito a Gamberini dietro, Montolivo a centrocampo e l'esordio di Pepe davanti accanto a Di Natale e Gilardino. Un'Italia giovane ma senza paura, che dimostra personalità e fa più possesso palla, ma che incide poco davanti. Protesta Gilardino per un'uscita bassa di Ivankov, ma tiri veri non se ne vedono. Nemmeno da parte della Bulgaria, anche perché Berbatov decisamente spento. Il primo tempo finisce 0-0 senza troppe emozioni.

Il secondo tempo parte sugli stessi ritmi del primo. Gilardino va in tuffo su una punizione dalla trequarti di Pepe ma non arriva di pochissimo sulla palla. Lippi cambia subito dopo: fuori Montolivo, Di Natale e Gilardino, dentro Perrotta, Rossi e Toni, ma la sostanza resta la stessa. Vicino al vantaggio va due volte De Rossi: prima destro da fuori violentissimo alto di un niente, poi punizione e palla ancora fuori di pochissimo, stavolta a lato. Finisce 0-0, ma con la beffa del giallo pesante nel finale per Toni: l'attaccante del Bayern era diffidato e quindi salterà la sfida di mercoledì a Lecce con il Montenegro di Vucinic.







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I 23 Convocati azzurri

Giuseppe Rossi e non solo: sono quattro le novità azzurre per il doppio impegno di qualificazione mondiale, contro Bulgaria e Montenegro: nella lista dei ventitre azzurri convocati dal ct Lippi ci sono infatti il difensore del Napoli Fabiano Santacroce, l'attaccante del Villareal Giuseppe Rossi, quello dell'Udinese Simone Pepe e il centrocampista partenopeo Christian Maggio. Oltre agli infortunati, manca dalla lista Alessandro Del Piero.

LA LISTA
PORTIERI: Buffon (Juventus), Amelia (Palermo), De Sanctis (Galatasaray)DIFENSORI: Bonera (Milan), Cannavaro (Real Madrid), Chiellini (Juventus), Dossena (Liverpool), Gamberini (Fiorentina), Santacroce (Napoli), Zambrotta (Milan)CENTROCAMPISTI: Aquilani (Roma), Camoranesi (Juventus), De Rossi (Roma), Gattuso (Milan), Maggio (Napoli), Montolivo (Fiorentina), Nocerino (Palermo), Perrotta (Roma)ATTACCANTI: Di Natale (Udinese), Gilardino (Fiorentina), Pepe (Udinese), Rossi (Villarreal), Toni (Bayern Monaco).

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Gli anticipi



MAGIA DI IBRA L'INTER AGGANCIA LA LAZIO


L'Inter ha agganciato la Lazio in vetta alla classifica di Serie A battendo il Bologna per 2-1 con una perla del suo leader assoluto: Zlatan Ibrahimovic. Colpo di tacco straordinario al 25' pt. anticipando la difesa e palla nel sacco con Antonioli sorpreso per l'evoluzione dell'attacante nerazzurro. Ma partiamo dall'inizio. In avvio Inter nuova nel modulo. La novità, quando si comincia, è infatti il 4-4-2. Mourinho fa rifiatare Cambiasso, così in mezzo giocano Vieira e Muntari con Mancini e Quaresma sulle fasce. Davanti ancora Adriano accanto all'intoccabile Ibrahimovic. Nel Bologna la sorpresa è Marchini in difesa, sulla destra, a formare con Bombardini una coppia di terzini sicuramente sui generis. Un buon Bologna comunque nei primi minuti, col coraggio che non ci si aspetta da una squadra in piena crisi. Il primo tiro, al 4', è suo: destro dai 25 metri di Volpi con palla fuori di poco alla sinistra di Julio Cesar. Ma non dura, perché poi è soprattutto Inter. All'8' palla buona per Ibra, che scatta in solitudine su un lungo lancio ma poi tira addosso ad Antonioli in uscita. Al 9' Adriano cerca il gol in acrobazia, ma da posizione decentratissima mette sull'esterno della rete. È una Inter in crescita rispetto alle ultime uscite, a cui manca però qualcosa. E allora al 25' ecco il genio di Ibra, il colpo di tacco sul cross di Adriano per un gol da inserire nella lista dei più belli di sempre. Il vantaggio scioglie i nerazzurri, subito vicini al raddoppio. Due volte: la prima al 31', quando Ibra dà una gran palla dentro per Vieira che però tira su Antonioli; la seconda al 38', con Adriano che riceve in area e gioca di sponda per Ibra il cui destro dal limite è però alto. Uno a zero così al riposo.
Nella ripresa nessun cambio, cambia però subito il risultato. Al 4' infatti Mancini crossa dalla destra, Volpi tocca in area prima col piede e poi col braccio. Ciampi decide per il rigore: tira Adriano e non sbaglia, tornando al gol in serie A dopo quasi un anno. Sembra finita, sensazione sbagliata. Perché all'11', su un cross innocuo di Volpi, Cordoba e Zanetti combinano un gran pasticcio in area: uno lascia all'altro, l'altro non capisce. Risultato: palla a Moras che solissimo può toccare per il facile 2-1. Partita riaperta, prova allora chiuderla la coppia Adriano-Ibra al 17', ma lo svedese si allunga troppo la palla su assist del brasiliano e Antonioli in uscita chiude. Cominciano i cambi, con Arrigoni che mette la seconda punta (Marazzina) senza cavarne molto. Il finale è ancora dell'Inter, col sinistro di Muntari al 30' respinto di Antonioli, con un sospetto fallo in area di Terzi su Adriano al 31', con il gran destro di Stankovic al 43' respinto ancora da Antonioli, con il gol divorato da Ibra al 50'. Insomma finisce 2-1. Col Bologna sempre più giù, in classifica e nel morale, e l'Inter prima. Ringraziando Ibra, il mago.

Un pareggio agguantato nel finale e un primo posto in classifica difeso con le unghie e con i denti. La Lazio esce con un punto prezioso dall'anticipo dello stadio Olimpico contro il Lecce, e aspetta di sapere domani dal risultato del Napoli se sarà ancora in vetta, davanti a tutte le altre rivali. «Abbiamo pareggiato contro una squadra che ha fatto un tiro in porta - ha dichiarato il presidente biancoceleste Claudio Lotito a fine gara -. Per noi sembrava una partita stregata, con la palla che non ne voleva sapere di entrare in porta». Poi, con un po' di fortuna, è invece arrivato l'1-1 in extremis formato da Simone Inzaghi, uno degli epurati estivi. «Sono contentissimo per lui - ha ammesso Lotito -, è stato ripagato per il lavoro e i sacrifici che ha compiuto, anche quando il nostro allenatore gli preferiva altri attaccanti». «Vorrei ricordare a tutti che sono arrivato alla Lazio e ho rinnovato il contratto di Inzaghi- dice il presidente - mentre lui è stato disponibile a spalmare l'ingaggio per restare. La Lazio l'ha aspettato tutto questo tempo per ripagarlo del suo comportamento. Questa estate non c'è stata nessuna discriminazione nei suoi connfronti e lo dimostra il fatto che poi lui abbia ritirato il ricorso...».

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Italiane in champions

FRENATA INTER , ROMA A DUE VOLTI
BORDEAUX-ROMA 1-3
Una Roma dai due volti (spenta nel primo tempo, spietata e concreta nella ripresa) passa in rimonta sul campo del Bordeaux, dopo essere rimasta per oltre un'ora in superiorità numerica. I giallorossi partono male e il Bordeaux - senza strafare ed addirittura in 10 dal 36' - chiude meritatamente in vantaggio il primo tempo. La formazione di Spalletti riesce a rendersi pericolosa solo in un paio di occasioni e sempre su calcio piazzato: all'11' con una punizione dal vertice sinistro battuta da Aquilani che Valverde è bravo a deviare; al 26' con un gran tiro di Riise che sibila di poco alla sinistra della porta girondina. La partita però la fa soprattutto il Bordeaux che parte all'attacco e sblocca con Gourcuff. L'ex milanista si accentra e con un destro angolato batte Doni. Roma in svantaggio ed in evidente imbarazzo. E nemmeno l'espulsione di Enrique al 36' (gomitata a Perrotta) sembra sposta il baricentro. Blanc si copre e toglie le ali, Jussiè ed Obertan, per far spazio ad un difensore ed un centrocampista, Planus e Wendel. Spalletti inizia la ripresa inserendo Baptista al posto di uno spento Menez. Poi Okaka per Aquilani. Tra i giallorossi comincia ad affiorare un pò di nervosismo: Panucci, Taddei e lo stesso attaccante vengono ammoniti nel giro di pochi minuti per falli. Poi tocca a De Rossi per proteste. Ma la svolta è vicina. Minuto 20': su un calcio d'angolo sbuca la testa di Vucinic che anticipa tutti i difensori e soprende Valverde. Al 26' la Roma riesce a ribaltare il risultato con una punizione di Baptista che - dopo un'occasione fallita da Okaka - trova anche il gol sicurezza in scivolata. E' festa giallorossa in Francia, completata dal sorprendente pareggio fra Cluj e Chelsea.
INTER-WERDER BREMA 1-1
Mourinho potrà pure consolarsi guardando la classifica del girone, ma di certo l'Inter si è complicata la vita e l'impressione è quella che ci sia ancora da lavorare sulla squadra. Il pareggio con il Werder arriva dopo il ko nel derby e non è il massimo per i nerazzurri. Il portoghese lancia in avvio Ibra-Balotelli-Adriano, ma i tedeschi hanno fatto appena in tempo ad abbozzare un'ipotesi di contropiede, che al 13' l'Inter era già in gol con Maicon, a conclusione di un rapido uno-due con Adriano favorito da un rimpallo della difesa. Il vantaggio però non galvanizza i nerazzurri che subiscono la reazione del Werder orchestrata da Frings e Diego. La prima occasione clamorosa al 39': Prodl crossa al centro per Pizarro, che tira a botta sicura. Quasi un miracolo il colpetto con cui Julio Cesar riesce a deviare la palla sul palo. Balotelli sfiora il raddoppio a fine primo tempo, ma nella ripresa i tedeschi arrivano allo strameritato pareggio dei tedeschi, con gol di Pizarro su cross di Ozil. La doccia fredda non sveglia l'Inter, non ci riesce nemmeno Mourinho con i suoi cambi: fuori Stankovic e poi Adriano, dentro Quaresma e Cruz. Decisamente più vivacità in campo per l'Inter e un maggiore impegno nell'arrivare in zona gol: ma troppi pasticci e troppe occasioni mancate, mentre per contro il Werder non rinunciava a pungere in contropiede. L'occasione più nitida l'ha avuto al 43' Maicon con un tiro dalla distanza, fermato dal palo. Troppo centrale, subito dopo, un tiro di Cruz da ottima posizione. E a pochi secondi dal termine, al 2' di recupero, su potente punizione di Diego e corta respinta di Julio Cesar, è stato invece Pizarro a mancare di poco il raddoppio.

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Le italiane in Champions

IL PARI BLOCCA JUVE E FIORENTINA

BATE BORISOV-JUVE 2-2
bastano alla Juve nel gelo di Minsk la grande prestazione di Sebastian Giovinco, schierato a sorpresa da Ranieri esterno di centrocampo, e la vena realizzativa di Vincenzo Iaquinta. I bianconeri hanno un approccio sbagliato alla partita, vanno sotto incredibilmente 2-0 con il Bate che gioca a meraviglia e trova un clamoroso uno-due grazie a Kryvets (che dribbla anche Manninger dopo essere sgusciato nelle maglie larghe della difesa di Ranieri) e Stasevich (che supera il portiere austriaco con un colpo di testa da pochi passi). Lo choc, però, dura poco. Perché Iaquinta prima insacca di testa su un preciso cross di Giovinco, poi nel recupero della prima frazione deposita di sinistro in rete ancora una volta ispirato dalla Formica Atomica. Ranieri, che già aveva perso Legrottaglie per infortunio a metà primo tempo (al suo posto Knezevic), inserisce nella ripresa Marchisio per Camoranesi. La Juve però non riesce a ritrovare smalto, Del Piero e Nedved ci provano in tutti i modi ma è anche Manninger in un paio di occasioni a salvare il risultato. Finisce 2-2 e, vista la contemporanea vittoria del Real in trasferta con lo Zenit, i bianconeri ora sono secondi in classifica con 4 punti dietro alle merengues, primi con 6 punti.
FIORENTINA-STEAUA 0-0
E' finita in pareggio ed è giusto così. La Fiorentina del Gila non punge, arranca soprattutto nel primo tempo e rischia di capitolare. Solo nella ripresa riesce a rendersi pericolosa con una certa continuità. E' ancora pari, dunque, dopo il 2-2 all'esordio in quel di Lione. Lo Steaua Bucarest si conferma squadra solida, temibile, ben messa in campo, veloce nelle ripartenze. Frey salva la baracca in più di una circostanze. I viola sono timidi, un po' impacciati in alcune circostanze, poco convinti in altre. Mutu ci prova e a volte riesce a rendersi pericoloso ma il gol non era nell'aria. Il contemporaneo pari di Monaco di Baviera fra Bayern e Lione tiene il girone F in totale equilibrio con i tedeschi avanti con 4 punti, Fiorentina e Lione a 2 e Steaua a 1.

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Derby al Milan




Il Milan conquista il derby con un gol di Ronaldinho e costringe Mourinho alla prima sconfitta stagionale (Juve e Napoli restano le uniche squadre imbattute). La notte di San Siro è ricca e piena di emozioni fino all'ultimo, quando Adriano in pieno recupero sfiora il pareggio con un colpo di testa da distanza ravvicinata. Ma per l'Inter, che conclude in 10 per l'espulsione per doppia ammonizione di Burdisso e che si vede cacciare dalla panchina anche Materazzi per proteste, è una domenica da dimenticare in fretta. Anche perché significa addio al primo posto in classifica, dove - da sola - resta la Lazio. Festeggiano invece i rossoneri, autori di un'ottima prestazione soprattutto grazie alla prova frizzante del tridente d'attacco Pato-Kakà-Ronaldinho. E' stato proprio un triangolo lungo fra questi ultimi a decidere il match: l'ex blaugrana ha ispirato, il Pallone d'Oro ha rifinito e lo stesso Ronaldinho ha insaccato di testa in mezzo a tre nerazzurri.

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Quinta giornata


In attesa del risultato di San Siro, lassù in vetta c'è la Lazio. Da sola, a 12 punti in classifica, con il migliore attacco del campionato (13 gol fatti) e con il capocannoniere Zarate (primo a sei gol) autentico trascinatore anche a Torino. Contro i granata l'argentino ha prima dato il là all'azione del vantaggio di Pandev, poi ha raddoppiato con un'autentica prodezza dal limite (destro a uscire) e infine dal dischetto ha messo al sicuro il risultato battendo Ventola, finito fra i pali per l'espulsione di Sereni (la squadra di Cairo ha chiuso in 9 per il rosso a Pratali, poi è stato allontanato anche De Biasi).

IL NAPOLI VOLA - Dietro alla Lazio capolista, a un solo punto, c'è il Napoli di Edy Reja che coglie il suo terzo successo in campionato a Bologna e sale a 11 punti, al secondo posto. Protagonista di giornata l'argentino Denis, tenuto inizialmente in panchina ma decisivo con un'inzuccata nel finale quando è entrato a 20 minuti dal termine. Si esalta Reja, festeggiano i tanti tifosi azzurri presenti al Dall'Ara. ROMA - Torna al successo anche la Roma, che pur in formazione rimaneggiata (sette assenti per Spalletti fra infortuni e squalifiche) impiega poco più di mezz'ora per archiviare la pratica Atalanta. Apre le danze Panucci, che si riprende quel gol che gli era stato negato mercoledì sera a Genova, chiude i conti Vucinic, al suo primo centro in campionato. SUPER CATANIA- Terzo successo in campionato anche per il Catania di Zenga che supera 1-0 in casa il Chievo con un gol di Paolucci e ora è al terzo posto insieme all'Udinese, vittoriosa in casa 2-1 sul Siena grazie a Quagliarella e Pepe. Preziosi successi anche di Palermo (che si riscatta dopo il ko di Napoli battendo 1-0 al Reggina con Miccoli) e Lecce, che mette nei guai Allegri e il Cagliari grazie all'uno-due Giacomazzi-Castillo.

risultati e marcatori della 5ª giornata:

Bologna-Napoli 0-142' st Denis (N)

Catania-Chievo 1-017' pt Paolucci (C)

Lecce-Cagliari 2-034' pt Giacomazzi (L), 17' st Castillo (L) Palermo-Reggina 1-07' st Miccoli (P)

Roma-Atalanta 2-017' pt Panucci (R), 32' st Vucinic (R)

Torino-Lazio 1-330' pt Pandev (L), 18' st Zarate (L), 38' st rig. Zarate (L), 47' st rig. Amoruso (T)

Udinese-Siena 2-122' pt Quagliarella (U), 29' pt Pepe (U), 38' st Kharja (S)


IERI

Sampdoria-Juve 0-0 Fiorentina-Genoa 1-015' st Gilardino (F)

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Serie A 4° giornata



Mourinho fa 100 partite di imbattibilità casalinghe, sale a 10 punti in classifica e resta da solo in testa alla classifica. E' stato il mercoledì dell'Inter, che pur soffrendo tantissimo, riesce ad avere ragione del Lecce a dieci minuti dal termine e può godersi il primato solitario. A sbrogliare la situazione ci ha pensato il solito, implacabile Cruz su assist di Ibrahimovic nel concitato finale quando in campo c'erano ormai tre centravanti più Quaresma e Mancini. Comunque buona la prestazione del Lecce di Beretta, che sfiora l'impresa a San Siro.LA JUVE - Impresa che riesce invece al Catania di Walter Zenga, che (anche grazie a molta fortuna) porta via un punto dall'Olimpico di Torino contro la Juve. Ai bianconeri non è bastata una prestazione maiuscola, il solito gol di Amauri, lo spettacolo offerto in campo da Del Piero e da Giovinco, le due traverse colpite in dieci secondi dallo stesso capitano e dal brasiliano. Ranieri alla fine paga il secondo gol di Plasmati, che dopo aver spaventato l'Inter fa un dispetto alla Juve approfittando di uno svarione di Chiellini.
SHOW LAZIO - A ridosso dell'Inter prima in classifica ci sono l'Atalanta, vittoriosa in casa 1-0 con il Cagliari grazie al gol di Floccari, e la spettacolare Lazio di Delio Rossi, che ha travolto 3-0 all'Olimpico la Fiorentina. Prima Mauri, poi Pandev e Siviglia hanno tagliato a fette la difesa viola. Il punteggio poteva essere ancora più rotondo se Zarate (beccato dalle telecamere mentre fa le corna quando attaccano i viola) non avesse fallito almeno tre limpidissime palle gol. SUPER NAPOLI - A ridosso delle prime anche il Napoli, che al San Paolo supera di misura il lanciatissimo Palermo di Ballardini. Prima il solito Hamsik (terzo gol in campionato per lui), poi il ritrovato Zalayeta consentono a Reja di mantenere una media inglese perfetta dopo quattro giornate (due vittorie in casa, due pareggi fuori). Miccoli su rigore non basta ai rosanero per riaprire il discorso nel finale. LA ROMA PROTESTA - Serata negativa invece per la Roma, battuta 3-1 a Marassi dal Genoa. Senza Totti, Juan, Baptista, Pizarro e Cassetti, Spalletti perde anche Mexes prima del via e paga un avvio non proprio felice. Sblocca Sculli subito, immediato il pareggio di De Rossi. Nella ripresa succede di tutto: prima raddoppia Milito, poi viene inspiegabilmente annullato il gol del pareggio di Panucci (fuorigioco inesistente), poi viene espulso per somma di ammonizioni De Rossi e infine Milto trova il gol della sicurezza.MILAN OK,BOLOGNA KO - Vince fuori casa invece il Milan, trascinato da Borriello (che poi si è infortunato ed è a rischio per il derby di domenica) e Pato. Inutile il momentaneo pareggio reggino di Corradi. Crolla in casa invece il Bologna, travolto 3-0 dall'Udinese. Finiscono in parità infine Chievo-Torino e Siena-Sampdoria.Ecco il quadro completo della 4ª giornata con risultati e marcatori:


ATALANTA-CAGLIARI 1-0 34' st Floccari (A)


BOLOGNA-UDINESE 0-3 13' D'Agostino rig. (U), 21' pt Floro Flores (U), 29' st Pepe (U)


CHIEVO-TORINO 1-1 40' pt Bianchi rig. (T), 5' st Marcolini (C)


GENOA-ROMA 3-1 4' pt Sculli (G), 28' pt De Rossi (R), 16' st Milito (G), 43' st Milito (G)


INTER-LECCE 1-0 34' st Cruz (I)


JUVENTUS-CATANIA 1-1 16' pt Amauri (J), 24' st Plasmati (C)


LAZIO-FIORENTINA 3-0 6' st Mauri (L), 10' st Pandev (L), 14' st Siviglia (L) NAPOLI-PALERMO 2-1 14' pt Hamsik (N), 30' st Zalayeta (N), 38' st Miccoli rig. (P) REGGINA-MILAN 1-2 24' pt Borriello (M), 14' st Corradi (R), 28' st Pato (M) SIENA-SAMPDORIA 0-0

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